Archetipi – I 22 tarocchi per gioco – 2
Archetipi – I 22 tarocchi per gioco – 2
Non sarò molto lineare nel mio trascrivere qui nel sito i brani che sto correggendo del libro I 22 tarocchi per gioco. Oggi:
L’IMPERATORE
– Terra!
Pronunciavano gli esploratori, e conquistavano una nuova terra.
E se pronunciassimo:
- Marte!
- Venere!
- Atlantide!
- Urano! Mercurio!
- !!!
Trasformare gli irrisolti di matrix in gadget di Pianeta felice.
Come diciamo noi:
- Aggancio un irrisolto in matrix, lo lascio trasformarsi, ossia allinearsi alla naturalità della vita, e lo traghetto sul Pianeta felice.
Come si fa?
Come?
‘Il – come – è mancato al mondo per un po’ per poterci muovere agevolmente, leggermente, su questa dimensione chiamata Terra. Terra non è una palla tonda, chiaro vero?’.
Il ‘come’, ovvero la mente ci aveva spostato sui perché, e sui perché non riuscivamo a modificare le situazioni. Quando ci riuscivamo era dopo tempi lunghi. I perché derivavano da tutte le aberranti zavorre di schemi, egregore, nozioni false che si erano infilate nel mondo naturale e vero degli umani. Secoli di menzogne, filosofie, religioni, teorie, scientismo e quant’altro ci teneva lontano dalla sana autonomia di specie e di genere. Abbiamo visto, compreso. Oggi, la quinta dimensione è propriamente: essere la capacità di creare e godere una creazione appena la si è pronunciata.
I perché mi davano una serie infinita di spiegazioni ma niente soluzioni. Io voglio cose concrete. Fatti da godermi.
È tutto collegato, questi livelli dei collegamenti sono ancora parecchio da esplorare, siccome noi insistiamo a volere le nostre cose belle nel qui e ora, ecco che i veli si sollevano.
Ho sempre creduto di essere parcheggiata su un terreno, dentro ad uno spazio-tempo, sopra una sfera che prima chiamavo ‘Terra’. No no. Credo che Terra sia semplicemente una dimensione. Basta che io pronunci ‘Terra’ e mi rinnovo questa dimensione davanti, attorno, così questo ‘campo’ continua a restare qui e io sopra, e dentro.
In effetti,
-
Terra!
pronunciavano gli esploratori e conquistavano una nuova terra.
E se pronunciassimo:
- Marte!
- Venere!
- Atlantide!
- Urano!
- !!!
Pronunciamo. Emaniamo decreti, ed eccoci su… Venere Urano Plutone, Atlantide, tutte le altre terre al di là dei ghiacci e oltre, fuori
- Sirio!
Pronuncio, e
- Alfa Centauri
e qui sono!
Ho pronunciato le terre oltre, mi sono affacciata oltre l’illusorio velo bianco, infatti non c’era, ed ecco, appena mi sono inoltrata senza più mettermi davanti la barriera, ecco, l’accesso era libero, ho spaziato in mari e cieli nuovi; terre accoglienti, miti e floride mi sono giunte innanzi. Sono approdata, ho ringraziato e, inoltrandomi, tanti viventi ospitali mi hanno accolto.
Da questa coscienza, Imperatore. Sono qui per fare alleanze leali, costruttive.
Così intendo allargare i miei territori, con patti naturali per il benessere vicendevole, strette di mano leali, impegni tra viventi.
Il contratto era uno strumento di matrix, non era naturale. Il vivente non stipula contratti sulla vita e sul corpo; egli scorre, si lascia scorrere nei flussi della vita, nelle frequenze della Terra e dei suoi territori. Della sua gente, ossia delle tante parti di sé.
Oggi sono sulle terre nuove, oltre. Sono Imperatore, in alleanza con tutti gli esseri nel loro essere Imperatori.
Sì, io pronuncio decreti. Ossia mi creo le situazioni, questa di adesso è ‘Terra’, tra poco mi sposto, amo ogni nuovo orizzonte.
Pronuncio i miei decreti!
Do le mie disposizioni, sono l’Imperatore.
La mia donna, Imperatrice decreta e io sottoscrivo e rendo operativo ciò che lei ha disposto.
Nel nuovo mondo, in Pianeta felice i decreti e le leggi sono pochissimi.
Una.
-
Ama te stesso.
-
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Imperatrice e Imperatore sono allineati alla natura. Qui si guarda solo avanti. Le parole stesse che vengono usate sono scelte e pronunciate in modo da costruire e attirare realtà nuova, sana. L’Energia Oscura è integrata. La Forza è compresa e lasciata agire. Tutto è sperimentato dai flussi.
(Paolo Asaro – Le carte di corte)
Imperatrice e Imperatore sono allineati alla natura
Le affermazioni qui sopra sono fatte proprio per andare assolutamente verso il nuovo, senza più guardare indietro. Ciò che era, era una narrazione, come tale è stata compresa per cui integrata e superata. Essa ha prodotto un’era nuova sobria e felice.
Siamo una realtà di frequenze e informazioni. Da adesso, ogni file che viene elaborato e scelto diventa paradigma, contenuto per proseguire. In più, ogni file che era attivo in precedenza viene disattivato e dissolto. Tutto ciò è decreto e disposizione di Imperatore.
La mente è vuota, resettata. L’inconscio è vuoto, tutti i contratti che gli umani possono aver sottoscritto in precedenza, consapevoli o inconsapevoli, sono disattivati, revocati e dissolti.
L’oltre è semplicemente viaggiare nelle terre oltre il limite che era stato messo in Antartide. Andare oltre ha la sua corrispondenza in psiche, e viceversa,
ecco che ogni uomo amplifica tutte le sue potenzialità.
Poiché io voglio fare questo discorso dalla già avvenuta risoluzione, vedo le terre e so che in esse viaggio. Questa veloce affermazione contiene tutto e, le terre, sono anche la risoluzione della potenza ricordata e riattivata dei miei corpi sottili.
Ora so che abito un pianeta molto più vasto, ricco di territori, quindi ora so che questa espansione accade alle molte parti di me che avevo scordato. Terre in cui le potenzialità del mio essere terrestre sono attive e funzionanti.
Lo so che mi ripeto, stiamo re-impostando psiche.
(il resto del capito lo scrivo in carattere più piccolo)
Questo discorso è così ampio e nuovo che ci entro un po’ alla volta, lo penetro – kaf – non quando voglio io, ma quando lui si lascia percorrere. Quando lui stesso si lascia tirare giù dal mio Iperuranio e atterra a Terra. Terra è una dimensione. Oh, lascio circolare questa affermazione in me. In fondo, sono questioni da Imperatore.
Intanto torniamo a ‘come’?
‘Come’ traghetto un irrisolto? Lo trovo risolto e nuovo?
E io in esso? Nuova.
Innanzitutto, al capito precedente, Imperatrice m’ha dato una chiave, ora provo un’altra strategia. Ho una specie di intuizione, voglio metterla in scena. Vediamo se funziona.
Ho un irrisolto che non mi dà pace, che rispunta nonostante io sia cosciente che altro non è che un mio schema, un mio vecchio pensiero legato ad un’emozione, certo, ed è per questo che ancora non s’è eradicato.
Stamattina, con Imperatore, mi vengono incontro i numeri.
So che: i numeri stabilizzano e mantengono i livelli di dimensione che raggiungiamo.
Questa consapevolezza è arrivata dopo che nella Prefazione a Archetipi, i 22 movimenti della forza, i numeri si sono presentati e hanno sottilmente parlato di sé. Per cui, se ad ogni passaggio ho applicato lettere e simboli, ora applicando numeri, dovrei aumentare la funzionalità dell’archetipo. Ogni archetipo che usavo conteneva già il numero, certo sempre associato, ma ora intendo rafforzare la parte intensità della vibrazione e la parte misura insieme a campo – geometria di un archetipo, tutto ciò che numero è. Insomma: onda e lunghezza d’onda, intensità, frequenza. Tutte queste variabili delle quali capisco poco ma so che sono modi interagenti della forza.
Potremmo dire che: le lettere degli alfabeti corrispondono alle particelle come onda e hanno una lunghezza d’onda. E che i numeri corrispondenti stanno alle particelle come corpuscoli?
Provo. Che ne so, io sperimento.
Quindi ho provato e debbo ammettere che i giochetti con gli archetipi hanno funzionato. Ora scrivo qui come ho fatto, e lo scrivo al presente così è più immediato per chi legge applicarlo a sé, se vuole. Così mentre legge, fa le prove.
- Sento un qualcosa che serpeggia dentro e che va assolutamente sciolto, non riesco ancora a definirlo, ma avverto che c’è un nodo.
- Cerco, con l’intenzione, con il sentire, di collegarmi a questo nosodo di tensione e complessità che avverto, anche di torpore o tossicità, contaminazione. Insomma, intendo pulire, resettare, portare al vuoto sano il mio inconscio, fuori da tutte le interferenze delle vecchie esperienze.
Ogni nodo, ogni irrisolto lo chiamo alef_bet, ossia può avere qualsiasi definizione e origine.
alef_bet significa tutte le lettere dell’alfabeto e il suo numero è 1.
1 – alef – il Tutto
2 – bet – contengo alef.
Per il solo fatto che pronuncio alef_bet ho compreso ogni nodo e ogni sua parte, ne sono comprese le risoluzioni e la rinascita in una nuova progettualità. Ogni parte di me e dei miei territori che ancora poteva contenere una parte chiusa o non sana, trova la sua evoluzione. Il mio algoritmo è ancora più veloce di quello del capitolo precedente, giustamente sono un maschile.
Probabilmente le associazioni che mi stanno arrivando sono per me, ciascuno le sue, a me interessa solo che funzioni, per cui probabilmente, ciò che funziona non è tanto la metodologia che sto usando io, o le chiavi che io vi metto, ciò che funziona è che: mi sto inventando, sto procedendo su un percorso di ri-allineamento a ciò che è il mio, che va bene per me. La mia psiche sta andando per strade sue, simboli suoi, avverto come un apripista originale e singolare. Aprire una strada, che è la mia, per guarirmi, spiegarmi a me stessa, organizzarmi la vita. Darmi un orientamento e una strutturazione. Mia. Non omologabile, né adattabile.
Ciascuno può fare questo con se stesso, trovare la sua strada, la propria risoluzione.
Poiché sono Imperatore, nel mio regno do io l’impianto delle comunicazioni, dei sistemi di informazioni e delle condivisioni di beni, servizi, patrimoni, bellezze e giocosità. Da Imperatore do le linee guida su cui ciascuno è protetto e garantito e da cui ciascuno può partire per creare il proprio mondo.
Se c’è un qualcosa che può essere condiviso non è tanto la mia modalità o i miei contenuti, quanto il fatto che io mi prendo la libertà di guarire e risolvere me stessa a modo mio. Autoguarigione si chiama.
Importante che funzioni.
Imperatore ha sciolto tutti i contratti precedenti, quelli su cui si reggeva matrix. Imperatore fa spazio, lascia emergere ciò che è naturale, tutti i modi di esistere e comunicare tra viventi. La legge è la legge naturale che garantisce e protegge ogni vivente.
Sto nominando, attivando i miei numeri, le mie essenze. I numeri fanno sostanza, confermano, rafforzano ciò che abbiamo detto, affermato, condiviso, approvano ed onorano tutti i nostri passi. Non si torna indietro, lo avvertite?
Stabilizzati ai livelli della gioia e dell’armonia cui si è arrivati.
Bene, confermo e sottoscrivo gioia e armonia. Faccio l’ancoraggio a ciò che vedo e stimo di me stessa [1].
Ora dato che in molti campi della mia esperienza il livello è alzato, per transfert, ogni parte di me è allineata alla naturalità delle esistenze, dei miei impianti di creazione e degli eventi. Tutto il sistema fa un balzo in avanti. Come dico in altri miei scritti noi abbiamo nella nostra psiche i punti di impianto fondamentali della nostra creazione, ossia dell’aver creato noi stessi. Sono la nostra Archè: il cosmo, le galassie, il sistema solare, i pianeti, il nostro pianeta, sono proiezioni all’esterno di parti dinamiche, sistemiche e sincroniche che stanno dentro di noi.
Un altro insieme di impianti, egregore, che riteniamo sacrosante e invece vanno smontate, sono le relazioni a partire da quella con se stessi, a tutte le altre, familiari e collettive. Dopo aver tolto tutto ciò che abbiamo dentro come impianto, schema, nozione su noi e sul mondo, si può ripartire, ciascuno assumendosi la responsabilità di come crea se stesso.
Quando finalmente gli schemi, i grandi sottili e trasparenti impianti si sollevano, psiche è pulita, inconscio è continuamente resettato da informazioni e memorie inutili, quando non tormentose, ecco, c’è un prato. Una stabilità, una pace.
Re-intronizziamo l’occhio fisico nel suo potere di discriminare e scegliere cosa guardare, quindi creare. Ayin, l’occhio fisico ri-allinea la sua funzione ora che io ho impostato la scelta. Scelgo di mettermi davanti e ripetermi l’immagine che viene dal campo unificato e creare così la realtà, l’organo e l’apparato, l’evento, le persone, le situazioni unificate – alef – allineate con me che abito questo Pianeta felice.
Nel momento che noi alleggeriamo inconscio, mente e psiche da residenti inutili, da zavorre, da vecchi secchi e vizzi pensieri, ecco che anche la vibrazione si alza. Eh certo, abbiamo tolto refusi inservibili, la stessa materia del nostro pensiero si è alleggerita, e la nostra vibrazione si solleva. La forza della vita ora fa i conti con un organismo forse più selvaggio, così mi viene da scrivere, ma sicuramente disintossicato da artifici mentali obsoleti.
La realtà di noi stessi nuova è un’opera posta in essere da Ayin in concerto con tutti gli altri canali sensitivi e percettivi, ossia l’insieme del mondo analogico dei corpi sottili, di quelle potenzialità prima dimenticate e ora pienamente funzionanti.
Mi piace stare qua: mangiare dormire fare l’amore, godermi il corpo.
Il mio corpo è il mio nome. Il mio nome è ‘corpo’.
Mentre mi godo le mie infinite dimensioni, la luce e il gioco dei miei corpi sottili.
Imperatore
[1] In PNL quando si vuole confermare e rafforzare un pensiero o comportamento si fa l’affermazione e insieme si chiude il pugno destro. Questo àncora l’informazione.