Civiltà gilaniche – 13 settembre
Civiltà gilaniche – 13 settembre
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Tirata una bella linea sopra
e ora
Tiriamo un bella riga sotto
oggi è il 13 settembre. (era)
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Viviamo
Io sono viva.
Io sono una donna viva.
Io sono la donna viva.
Davanti a me c’è un uomo vivo.
Davanti a me c’è l’uomo vivo.
Poiché ho sempre detto che l’avrei creato da me stessa.
Il contrario di come ce la racconta la Genesi (per citarne una).
E senza bisogno di ossicini, alias costola, dell’altra parte.
Io, me la cavo da sola. Io, me lo creo da sola. Senza tzelem clonati, tantomeno riciclati.
Sono una donna viva alchimista.
La mia è l’alchimia siriana.
Io lo so. So cos’è.
L’alchimia del pensiero.
La più rigorosa coerente potente forma di alchimia.
Vi appartiene solo l’onestà, la rettitudine, la coerenza.
Se non si è tali, si viene buttati fuori naturalmente, e automaticamente.
L’alchimia stessa, mette fuori.
Lei sa. E’ un campo morfogenetico. Quantico.
La potenza.
Da cui: il potere.
Che non è certo mio, è dell’alchimia.
Che non ha una funzione individuale, ma altamente individuale quanto collettiva.
Scrivo molto strano stasera. Beh, sappiate che, anche se certe cose, certi livelli, non li ho mai scritti, li ho sempre pensati.
Posso dire che la sto sperimentando da anni, l’alchimia siriana.
Non tanto perché ci credevo, sembrava un’arrampicata impossibile per un umano, figurarsi per me. La sperimentavo perché mi piaceva, e mi piace. Perché è ampia, espansiva e fa espandere.
Poi stuzzica, intriga, arrapa, rende complici. E’ ironica, scatena pensieri che si scaricano dentro al cervello con download immediati e potenti. Insight lucidi.
E fa agire.
Fa disporre.
Il che è tutto.
Li va a prendere lassù, che è un quaggiù, i pensieri. I più alti pensieri. Ciò che chiamiamo stella.
Inoltre è sobria. Elegante, raffinata, dà estési. Educa all’estési.
Perché?
Perché è così unica, inavvicinabile, tanto desiderata?
Tanto.
Perché usa il pensiero come mezzo, sostanza, veicolo, sorgente, nutrimento, consolazione, messaggio, e tutto il resto.
Che c’è di più raffinato del muovere il mondo, il proprio mondo, solo attraverso il sentire e il pensiero?
Fin nei suoi impianti più profondi, alti, reconditi, archetipici, arcaici.
Che poi, logico, muovendo le energie a certe altezze, la questione diventa comune. Almeno per buone percentuali di pensanti – senzienti – deliberanti.
Gea e Urano – I Titani – Crono e Rea – Estia, Dèmetra, Era, Ade, Poseidon e Zeus –
e tutti gli altri Olimpi.
Pensieri pensieri pensieri.
Pensieri in sequenza. Il sistema del Pensiero.
Ogni dio, ogni dea è una frequenza, un pensiero. Più o meno articolato e sistematizzato nel tutto organico della psiche. Di ciascuno di noi e del collettivo.
Ancora, ogni dio e dea, ogni frequenza è un archè, una stella, un pianeta, un elemento della Tavola di Mendeleev, un popolo, un ormone, un neurotrasmettitore, una banca dati, un impulso, un bit, un byte, un respiro.
Sono frequenze, pacchetti di energia intelligente e senziente, tutto qua. Ma è il Tutto.
E tanto altro.
Tutto collegato.
In Sirio, nell’energia siriana, si vede e si contempla questo.
Si gusta questo.
Sirio cos’è? Un’intelligenza.
Sirio è sistema di intelligenze organiche di sentire e pensiero.
Il sentire, certo, uno col pensare.
Io sento. Io penso.
Questo è Sirio in noi.
Con l’energia siriana si scavalcano gli arconti e le egregore.
Non possono interferire in queste frequenze.
Non mi dilungo,, ho già detto abbastanza di ogni componente citata.
Si tratta di ri-condurre ogni cosa, ogni dinamica, energia, identità che sta fuori di noi, ri-condurla all’interno di noi stessi.
Sentirla, ascoltarla, assecondarla, gustarla, riconoscerla, e lasciarla andare.
Anche di questo ho già detto tutto.
Le dinamiche, le sostanze, le informazioni.
Ciò che va osservato, ciò di cui va colta l’illusorietà.
Ciò che può restare.
Dato che tutto cade.
Si tratta di sentire insieme a pensare.
Saper usare il pensiero, innanzitutto saper creare pensiero e, ancora prima, sapere che si sa e si può creare pensiero. Parrebbe scontato. Non lo è. Siamo più o meno consapevoli di poter e saper pensare, ma che cosa ci attraversa? o da che cosa ci lasciamo attraversare come energia pensiero?
Il pensiero degli altri o il nostro individuale pensiero?
Vale per la mia piccola, anzi grande, vita, ma anche per il Tutto e per Chiunque.
Tutti passiamo di qua.
Tutto questo siamo noi. Ciascuno di noi. Per questo l’alchimia siriana è possibile, per quanto austera, sottile e impervia.
E’ semplicissima.
E’ essenziale. Sobria.
Ci insegna ciò che è importante, ciò che ha senso. Il senso delle cose.
Ci forgia all’autonomia, su qualunque contesto, per qualsiasi parte di noi.
Non c’è Haarp nè Niscemi che tenga o pseudo impianti simili.
Tantomeno CERN O Gran Sasso, e tutti gli altri. Frullati e frullatori. Vediamoli già come vediamo oggi un marchingegno di 50 anni fa.
Adesso tutto il nascosto si rivela. E’ messo alla luce. Solo così può essere. Perché ogni fatto, ogni evento, ogni pensiero è attraversato e tessuto su una trama che è l’alchimia siriana.
È il Pensiero sottostante il mondo.
Come un database che ha registrato tutto, non solo ciò che cade nella terza dimensione ma tutto, tutto ciò che sta in quinta dimensione mentre noi coglievamo solo la terza.
Tutto viene visto. Anche ciò che è stata la nostra vita.
La mia vita.
Della quale mi rendo conto, ogni giorno di più, la grandezza,
E di quanto l’oscurità s’è presa, dato che adesso non vede l’ora, e preme per restituire.
E, io, tutto voglio. Tanto quanto di me è stato preso, torna qui.
Poi si vedrà.
Ho molto da gustare e assaporare, condividere. Esserne appagata.
Alchimia siriana.
Si riparte da dove siamo partiti.
Le dimensioni, e anche le nostre vite si manifestano nell’oggi. A volte sovrapposte. A tratti bisogna fare ordine tra i mille impulsi che dall’inconscio, reso alleato, emergono. Sprazzi di memoria, di emozioni rinate e piene.
Incassare, lasciarsi inondare, immergersi, nuotare, lasciarsi andare alla corrente, riprendere le bracciate, ri-controllare i movimenti e la nuotata, emergere,
Nuotare col sole in fronte e l’acqua che brilla.
Ritornare a riva.
Guardare il mare e il fluttuare sereno delle emozioni, stando sanamente sulla riva.
Nobiltà, regalità, sovranità conquistate e integrate.
Tutto accelera.
Questo volevo e questo ho.
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(PS C’è gente che mi dice…. brava, mi mette i like… brava, e sta completamente dalla parte opposta di dove sto e di come penso io. Il che è davvero una grossa conferma a ciò che penso e scrivo).
AH!