gilania – quando finalmente storia e presente sono Uno

gilania – quando finalmente storia e presente sono Uno
- “Ho capito una cosa. Che avevo sbagliato io. Su tutto. Proiettando su te quello che pensavo, non ciò che sei. C’ho messo tanto a capire questa dinamica.
Beh, chiedo scusa.
Io ho sempre questa spinta a ripulire il passato. Perché la serenità e il fluire delle cose sono fondamentali”.
Questo ho scritto stamattina, dopo essermi presa un po’ di tempo per essere certa che quanto stavo affermando fosse realmente vero e radicato dentro di me. Sì, in una situazione piuttosto interessante ci sono voluti gli anni affinché io trovassi il bandolo. Trovassi la chiave di senso di quanto era accaduto. Mi vengono già le correlazioni con le civiltà gilaniche e i kurgan, ossia col quell’evento storico, lungo di secoli, che ha portato le civiltà da serene, pacifiche ad aggressive e conflittuali. E’ il mio stesso percorso. E’ il percorso della maggior parte di noi, abbiamo impiegato vite e vite per arrivare a comprendere l’altra parte dello specchio. E sentire che, a questo punto, i più lontani e serrati sentimenti di dolore, fatica, paura, spasimo, si sciolgono finalmente, trovano guarigione e pace.

Certo, il percorso all’indietro c’è stato. Che poi.. che significa indietro nel tempo? forse le tante esistenze sono parallele. Chi lo sa.
Oggi non mi dilungo nelle possibilità che la mia mente si può dare per costruire mondi.
Ho accettato di me una cosa importante e fondamentale.
– Non avevo capito nulla.
– Avevo sbagliato tutto.
Ieri sera in un gioco di psicodramma ho scelto come immagine il deserto, mica so prima dove va poi la mia psiche a cercarsi i ganci e gli elementi per fare il suo lavoro.
Io, come Coscienza, so che ho dato a Psiche un compito: riportarmi all’allineamento con il meglio di me stessa.
con il Sé che tutto è e comprende.

Ieri sera la scelta dell’immagine del deserto al sentivo dettata da: accettare di “stare nel deserto“, e quelle dune solitarie e vuote le sentivo amiche, accoglienti. In più mi sentivo così, quella solitudine, quel nulla . E lo stavo accettando tutto.
Ben sapendo anche che: stavo accettando il nulla che sono – una volta di più – perché, solo resettando ciò che si era, può’ darsi vita e luce il nuovo.
Vedevo il deserto come un grande luogo, una dimensione di fecondità
Poi non so perché ma stamattina, con una classe, mi son messa a parlare di : tempo circolare – tempo lineare.
Anzi, appena sveglia avevo iniziato a fluttuare in queste riflessioni sui due ordini di tempo dentro me ed ho voluto esplicitare le mie riflessioni con i ragazzi.
Improvvisamente ho capito:
- Avevo sbagliato tutto.
Questa volta il glifo “tempesta” ha funzionato qualche giorno dopo, o forse no. Importante che funzioni!
Ora mi do da fare per altre cose e poi continuo. Ma intanto lo pubblico, perché è importante. Buona Giornata.