Le civiltà matriarcali – Io continuo io continuo
e si dice:

Le civiltà matriarcali – Io continuo io continuo
- Io continuo. Io continuo. Io continuo. Perché continuare per di qua mi da un tale guizzo nella testa e interiore .
- Che mi fa dire:
– Questo è vero questo è vero questo è vero.
luh sa
perché sa che tutto ciò che vede fuori è illusione. E’ la mente che crea la realtà, per cui tutto dipende da che cosa io penso e mi dico dentro.
Quale storia mi sto raccontando?
Questo territorio di mezzo, tra il dentro se stessi e il fuori, inizia ad essere visibile. Toccabile. Perché il cosiddetto “velo di maya” non esiste e noi ce ne stiamo rendendo conto.
Ecco, se riesco a fermarmi, a sostare per il tempo di riuscire ad osservate tutto ciò che penso e costruisco dentro, vedo gli elementi, vedo i personaggi, la scena che io continuo a installare, confermare e riproporre nella mia vita.
Se la vedo, ecco, posso iniziare a modificare la scena e renderla più coerente con me, con quanto io desidero.
Io, luh
sto vivendo questo. E mi sto accorgendo che, se inizio a dire che mente mi è alleata e amica, lei inizia a essere alleata con me, accanto a ciò che – io – davvero io – e non schemi vecchi – desidero.
Mente è viva, e sente la vita.
Luh, questa continuazione di me che si scopre viva e espansiva ogni giorno, ha ben compreso che si tratta di osservare – distaccare – lasciare ogni pensiero, ogni immagine e ricordo. Ciò che non cade nell’oggi è irreale, o illusorio, o solo mentale. Oggi, anche mente s’è fatta ancella coerente, leale, mente, pur avendo la dualità , la faccia e l’interfaccia, si allea al sentire che è sempre vero.
La terrestrità, la matericità, la forza del corpo e della terra. Questo è luh22.
