Massimiliano:
Ieri “dovevo” andare a fare la spesa perché non avevo i pomodori “indispensabili per l’insalata”. Era tardi, pioveva, stavo facendo cose, cominciavano le “pippe mentali” sul fatto che mi sarei potuto accorgere prima, avrei potuto prenderli tornando, uscendo in macchina ci avrei messo due ore, conoscendomi avrei speso una cifra comprando di tutto col pretesto del portabagagli, tra l’altro il frigorifero piangeva e necessitavo di una lista.. tra l’altro guardando l’orologio avrei iniziato a nutrirmi non prima delle nove e mezza perdendomi anche la partita di tennis..
Stravolgimenti infiniti a causa di “piccole palline rosse”.. “necessarie”.. alla radio è passato un pezzo dei “placebo” e, ora ridi, ho avuto il “colpo di genio”!: al posto di insalata e pomodori avrei mangiato il melone..
È stato un po’ come il contrario del principio “causa-effetto” (non muovendomi io ho consentito al mio contesto di muoversi): il fatto di rielaborare l’esigenza dei pomodori e non uscire mi ha permesso di poter aprire al mio vicino quando mi ha portato un’infinità di cose, pomodori compresi: aveva necessità di svuotare il suo frigorifero perché il mattino seguente sarebbe partito per le ferie..
E così alle otto mi stavo nutrendo davanti alla partita col frigorifero ben più gremito di come lo stavo immaginando prima di cercare foglio e penna..