Cieli di carne

Cieli di carne

Fare dell’eros e della sessualità un cammino interiore. La conoscenza di se stessi e dell’altro attraverso la sessualità esperita, osservata, ampliata da fantasia e sentire profondo. Il quotidiano scandito da emozioni e vibrazioni del corpo e della psiche. Cercare la strada in due per costruire se stessi, ciascuno la propria grandezza e autonomia. Un libro molto concreto e fatto poesia. Ciò che la carne esprime e ci fa conoscere è la nostra anima.

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Ai Terrestri consapevoli e felici di essere tali

“La forza dilaga, il pensiero è sospeso. L’osservatore in me sempre così presente si placa, accetta di fermarsi un attimo prima e mi lascia andare ed io mi perdo in me, mentre so che l’altro è qui, mi guarda, quasi mi assiste. È, innanzitutto, un accettare me stessa così, accettare che questo mi piace, compreso il farmi guardare, mostrarmi in questa profonda intimità.

“È raro che Degas mostri contemporaneamente sia il corpo che la testa di una donna. La seconda non lo interessa. Non la riprende che per grandi linee. Si interessa solo a due cose: al movimento e alla – resa – della carne” (Paul-André Lemoisne).

Sono le dinamiche dell’espressione e dell’amore di sé. Decidere di alimentare l’anima e la psiche con quest’energia che sappiamo viene dall’universo e attiriamo qui nel nostro essere, o meglio attizziamo il sentire perché emerga e si espanda a tutto l’essere. Energia che guarisce, pacifica, sazia, fa gioire, fa stare bene.

Finché un giorno ci siamo detti:

̶  Fino a qui abbiamo fatto l’amore per guarire, ora facciamo l’amore per godere.

“Il vino è tiepido sul focolare; riflessi vanno e vengono. Riscalderò le tue membra con i baci finché risplendano” (David Herbert Lawrence)”.