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Il metodo che io ho sperimentato e che propongo è talmente semplice, da apparire.. idiota. E, siccome la maggior parte di quelli che stanno in un cammino sono abituati a pensare che per essere consapevoli bisogna metterci un certo impegno e fatica, e cultura… bocciano subito il mio sistema. Troppo semplice, infantile. Non vale…
Francesca Salvador – Archetipi
Certo, quando io dico:
– Riproduci gli archetipi, disegnali, colorali, mettili in scena.
può sembrare tutto semplice, il fatto è che bisogna porsi fuori dalla mente.
La mente non va distrutta, criticata, esclusa, ha la sua funzione. Senza la mente non abbiamo creazione, è la mente che struttura razionalmente – lamed – 12 ° archetipo – misurare – la misura delle cose – ogni cosa è una matematica…
Ma c’è un fatto, una variabile che ti farà camminare e sudare fino a che, certo, talmente hai fatto, riprodotto, covato, fatto l’amore con questi pochi segni che sì, ti puoi anche aspettare che tutto accada subito… a forza di starci sopra per gioco, per passione, per determinazione, li hai pienamente attivati in te.
Nel frattempo, mentre ci giochi con colori, materiale, il tuo corpo, la natura, talmente c’hai interagito, comunicato, ti sono entrati dentro fuori di traverso che hanno lasciato la loro impronta, il loro target, il sigma, ed ecco che… tu ragioni come un archè.
Funziona sì, ora, sei diventato i 22 segni.
Ti senti archetipo.
Sì, l’uomo, la donna sono archetipi, soprattutto Hè – 5 – la vita – anche l’Hallel – l’uomo come l’albero, radici a terra e braccia in alto a benedire il suo creatore. Se stesso nella sua più alta accezione di sé.
Il tuo cervello, meglio il tuo intelletto, la tua psiche s’è ri-formulata attorno a 22 dinamiche. Ossia, la tua psiche si è riallineata alla modulazione di frequenza, alla sincronicità, alla vibrazione di ciascuno di questi segni, perchè ogni segno altro non è che il canale per cui una determinata modulazione di frequenza, una per ciascuno dei 22 modi della Forza, s’è data al mondo, creando il mondo. Il segno, che è molto di più di un semplice segno grafico, o di un oggetto-simbolo, ti ha ri-sintonizzato sulla sua vibrazione.
Alchimia? Fisica quantica? Meccanica? Tutto.
Questo è il risveglio. Le dinamiche della forza. I movimenti che stanno sotto ad ogni cosa esistente: dal pensiero all’onda vibrazionale, alla particella, all’atomo, la molecola, l’agglomerato, ecc ecc. fino al corpo e ritorno, alle stelle e galassie, e ritorno. Tutto, a tutti i livelli, è dato dall’interazione di questi 22 modi di essere dell’energia. O forza.
A queste 22 dinamiche possiamo ricondurre qualsiasi sistema: inorganico organico, del pensiero, della mente, del SNC, della materia, delle teorie scientifiche, della matematica, della musica, ecc. Le dinamiche di interazione tra gli esseri viventi, compresi gli uomini e le donne. Le stelle, le galassie, gli universi. Oltre…
Vediamo ora di descrivere questo fatto delle dinamiche del pensiero:
ogni cosa, visione del mondo, ogni tecnica di soluzione, ogni comunicazione mentale, verbale, ecc è mente.
Vibrazione elettromagnetica.
Proprio perchè è mente, già è qualcosa prodotto da noi, ma staccato da noi.
Anche questo che dico io è mente. L’ho già precisato.
Non è facile fare il distacco dai pensieri, ci sembra di farlo, ma possiamo avere dei livelli più alti di organizzazione di noi stessi e del mondo attorno a noi, che ci è difficile lasciare, magari perchè, da quella visione del mondo viene il nostro impianto, le nostre sicurezze più profonde, il nostro senso del vivere, il sostentamento.
Per esempio, anche nelle situazioni più naturali come l’essere femmina, donna, mamma, colei che fa i figli e si cura della casa. Uomo: maschio, padre, organizzatore della realtà esteriore. Nel tempo abbiamo caricato queste dimensioni naturali e semplici di significati, interpretazioni, opinioni, scelte, tendenze, convenienze, schemi, ruoli, che abbiamo quasi perso il senso primo, naturale semplice e puro dell’essere donna/uomo, e viviamo portando in scena non la nostra auteticità ma… come le interpretazioni – la mente – ci vedono e ci vogliono, fino ai ruoli, alle convenzioni. Non le vediamo, e non ne usciamo.
Per esempio: sono insegnante… penserò e dirò che nella vita c’è sempre la necessità del Maestro, ne va del mio sostenermi, anche del mio darmi un senso… quindi vedrò sempre attorno a me allievi che hanno bisogno di insegnamenti, ma anche io stessa andrò sempre alla ricerca di un maestro o di un riferimento.
Perché: questo è il mio pensiero, quindi questo è il livello di realtà che proietto fuori, in cui mi pongo, che mi corrisponde, qui mi ritrovo, per cui ecco, ci sto bene. Questa sono io, queste le persone che mi creo davanti. Con la mia stessa convinzione.
Ma la vita, non è qui. Qui, per il fatto stesso che alimentiamo degli schemi, siamo già spenti e morti dentro.
La vita sta appena più in là, ma fondamentalmente più in là: appena fuori dalla zona di confort.
Ora cercherò di definire la correlazione tra pensiero e archetipi nelle sue linee portanti.
Quando si lavora sul pensiero si fa: sistemica, sintattica, semantica, semiotica.
La parola sistemica m’ha portato dentro a un senso del linguaggio come organismo.
Il linguaggio è un organismo, per cui, un vivente.
Non vi spaventate, se non riusciò a far corrispondere queste parole a un qualcosa di concreto del vostro intelletto, che potete vedere e toccare, individuare, percepire, prendere tra le mani, avrò solo sbattuto l’aria. Mancherei al mio obiettivo. Ma posso dirvi una cosa: io questo obiettivo l’ho centrato. A me accade di percepire, toccare, avere tra le mani e lavorare su quanto che vi sto dicendo.
Quindi.
Proseguo nella mia esistenza con un chiodo fisso in testa:
– Voglio qui davanti a me in carne ed ossa la mia Anima Gemella.
Chiodo fisso che mantengo anche quando l’Anima Gemella ce l’ho davanti. Aggiungo:
– Grazie, Benedico, Confermo, Ti ri-creo ogni mattina.
Insomma, anche quando me la sto godendo, la mia Anima Gemella, continuo a mantenerla nel mio terzo occhio, qui davanti, così alimento, nutro la mia creazione.
Mi concentro perchè voglio portare sempre più tutte le mie energie in questa creazione. Ora, questa. Poi, per tutte le altre cose belle e goderecce che voglio dalla vita applico la stessa forza e intensità, funziona il transfert, una volta raggiuntane l’efficacia, e tutte le cose della mia vita scorrono che è un piacere.
Vi chiederete:
– Ma davvero lei si gode il massimo di tutto?
Sì, ma stiamo attenti che accezione diamo a questo massimo. Per me non significa macchina grossa, amici pieni si soldi, casa supergrande, armadi di vestiti… e cose del genere. Non intendo dare via la mia forza a bazzeccole del genere. Ho tutto quanto mi serve. La zavorra, l’accavallamento di cose non lo voglio, perchè mi assorbirebbe energie. A me le energie servono per vivermi ciò che mi da pienezza, che fa la differenza in termini di qualità, di intelligenza, di arrapamento… eheh.. di gusto di stare al mondo.
Questo si comprende solo in un percorso interiore. Ciò che viene prima ed è incommensurabile, non interscambiabile, e ciò che può essere mollato. Ciò che è vita e ciò che è solo illusione, un file della mente che non conduce realtà, concretezza, gusto del vivere.
Più ci concentriamo sul nostro obiettivo vivo, vitale, più, senza difficoltà, lasceremo di alimentare mondi illusori e vuoti, contatti, interessi, relazioni non strettamente congrue e aderenti alla nostra persona.
Riteniamo sia importante essere presenti a mille cose e contesti. Essere informati, documentati, culturalmente aggiornati, anche io per decenni ho inseguito questo.
Uno dei mondi più risucchianti è il web, e la doxa, ossia il prestare il fianco all’opinone dei più. Sono solo assorbimenti della nostra energia, chiaro che poi le nostre creazioni non accadono, non vengono alla luce. Dove sta l’energia per renderle concrete nel qui e ora? Persa, dispersa in mille cose che non sono “la nostra realtà” ma i mille mondi illusori di altri.
Il web è una rapina energetica continua, anche quando ne siamo fuori ma il cellulare o il computer sono attaccati, e la connessione è accesa. Anche quando la connessione è spenta, c’è altro che vorrebbe divorare le nostre energie. Ma attenzione, anche questo che sto dicendo serve solo per mettere voi stessi di fronte alla presa d’atto di questo risucchiamento energetico. Non entrate nell’illusione che davvero ci sia un mondo là fuori che vi preda le energie. Tutto ciò che esiste siete voi, ciascuno di voi sta nel suo-proprio mondo. E punto.
Per cui, anche tutto questo dire che il mondo fuori ci depreda l’energia, i soldi, ecc, è una visione della realtà, fa parte di una tappa verso la consapevolezza.
La realtà è che: una parte di voi sta risucchiando energia ad un‘altra parte di voi stessi.
Osservate.. e decidete chi scegliete di continuare ad alimentare e foraggiare. Quale parte di voi.
Anche io per anni ha assecondato lo scambio delle risorse del mondo e del web. Ancora sono sul web, certo, ma decido io quando aprire e chiudere i rubinetti. E, non apro pagine e contatti che, so a monte, sarebbero per me una perdita della mia attenzione e centratura.
Poi un giorno ho resettato tutto.
Decisamente e deliberatamente.
Quando ho resettato tutto m’è capitata davanti una persona che aveva il mondo in testa. Bellissimo. Si spaziava da mille parti e, culturalmente lui è un universo, io… non so niente. Due mondi talmente distanti che, come nell’uroboro, ci siamo ritrovati uno dalla testa e uno dalla coda; abbiamo compreso che i nostri mondi di provenienza erano belli, avvincenti, ma di fronte alla vita erano sostituibili. Molto sostituibili. E siamo andati per gioia e leggerezza. Usiamo ancora per giocare i nostri reciproci mondi, ma sappiamo che sono relativi.
Penserete che sto divagando dal tema: la correlazione. Invece no, vi ho portato dentro al mondo delle connessioni, delle onde, perchè nel cervello questo accade.
Tutto qua dentro vibra. C’è una rete connettivale che dal cervello va a tutte le parti del corpo, attraversa e avvolge ogni particella, ogni molecola, cellula, apparato, organo, scia venosa o arteriosa, linfatica, ecc. Fino ad avvolgere tutto l’organismo. La stessa rete avvolge ogni nostra creazione all’esterno, per cui da chi ho vicino all’umanità intera a tutta la natura, le stelle le galassie e gli altri universi.
La rete gliale. Ci rende UNO.
Ecco, questo è il mondo dei movimenti della forza. I movimenti della forza regnano nella glia, e la glia è Una con ogni nostro pensiero e col pensiero di tutti.
Questo continuo vibrare e ondulare è caratterizzato da 22 movimenti: i 22 movimenti della forza. Essi sono l’espressione di 22 modi di essere di noi, centro dell’universo, in ciò che creiamo.
Per cui, ecco che la glia respira dicendo:
– Alef – 1 – unisco. Bet – 2 contengo. Ghimel – 3 – giro, metto in movimento, rimescolo…
Dalet – 4 – rendo solido, do concretezza.
Hé – 5 – dò vita, innesto nella vita.
Uau – 6 – aggancio, sì aggancio, come fa l’enzima, come fa la congiunzione “e”.. come fa Cupido tra le anime gemelle…
Zain – 7 – rendo eterno, do significato fondante, do senso.
Het – 8 – proteggo – ogni forma vivente va protetta, pensateci un attimo, e più è complessa più va protetta.
Thet – 9 – accetto accolgo ricevo
e così fino a 22.
Come vedete i verbi qui stanno al presente indicativo prima persona
le due persone reali dei verbi sono la 1° singolare – io
e la prima persona plurale – noi
le altre sono persone non reali.
É l’io che dice: tu, lui, lei. Ma l’io non è l’altro.
L’altro se davvero c’è è un .. io.
Questa è concretezza.
Così per i tempi dei verbi: l’unico tempo è il presente indicativo: sono – siamo.
L’archetipo è vivo, sta solo nelle cose vive. Ossia nell’essere. Se vogliamo percepirli dobbiamo essere vivi. D’altra parte gli archetipi, nel caso fossimo mezzi morti, tipo gli zombi, addormentati, ci riportano in vita.
L’archetipo produce un movimento, è il suo modo di essere, è una vibrazione, è vivo l’archetipo. Siccome queste sono le vibrazioni primordiali, ancestrali, a monte di tutto, ogni forma di esistenza le sente, le riconosce, ne avverte la pregnanza, la forza e la fondatezza e, siccome le cose vere sono fuori, oltre la mente, scelgono immediatamente dove sta la vita, e seguono la vibrazione. Si sintonizzano.
Di sintonizzazione in sintonizzazione si va dal pensiero alla particella, a ogni forma esistente. Ai sistemi di pensiero, ai collettivi, alla storia, al tempo-spazio, la novità, ciò che sta accadendo nel qui e ora… all’anima gemella che…
mi sente. E io sento lei.
L’intuito, il sentire, che corre sulle tracce della glia, crea l’incontro. É vero, puoi stare dall’altra parte del mondo, niente ferma la vibrazione, nè il richiamo dell’archetipo, nè la Mia Anima Gemella.
Continuerò con gli archetipi e la domanda:
… ma quale vantaggio ne traggo a seguire questo percorso?
Io voglio solo essere trovato/a da… la Mia Anima Gemella!
Ci vuole una grande Forza. Chi sta sulla strada degli archetipi, ha dentro la grande Forza.
Bellissimo!
Woow,grazie per questa magnifica espressione,il succo è straurdinario,mi si sono arrizzati i peli dall’emozione il determinati passaggi! Grazie dal profondo tvb!