Nel mondo del pensiero

Nel mondo del pensiero

Nel mondo del pensiero

Nel mondo del pensiero

Bene, negli ultimi post mi sono occupata delle maledizioni.

Ho usato le maledizioni per scardinare e scrollare gli impianti psichici più a monte, o profondi.

Ciascuno di noi sa a che livello del proprio essere, esistenza, vita, affetti dove andare dentro se stesso e ma le di re.

Ossia ripulire.

Ripulire noi stessi e la Terra. Stessa cosa.

 

Nel mondo del pensiero

Nel mondo del – mio – pensiero

Io, per me, sono risalita fino al creatore e al mio essere il creatore di me stessa. Essendo risalita alla sorgente di me stessa, infatti nel post precedente dico che vanno dis-installati impianti esistenti da prima del concepimento, ho inviato maledizioni anche alle mie origini su questa Terra e in questa vita fisica. Sì, ho divelto tabù, ve l’assicuro. Ma ciascuno sa di sé fin dove deve arrivare. O ha il coraggio di andare.

L’esperienza del pulire l’ho sentita tutta e anche una bella e sempre più intensa leggerezza.

Dopo essere andata a dis-installare affetti, relazioni, credo, falsi amori più prossimi alla sorgente di me stessa, certamente mi sono rivolta a tutti gli altri livelli di ciò che oggi, ieri, è stato presente attorno a me.

Ho applicato la ferrea e vera Legge del:

IO SONO OK. SEMPRE. 

Nel mondo del pensiero

Spesso, con me, gli altri non sono stati ok.

E ripeto: gli altri.

Applico: l’arresto – osservazione – spiegazione dei fatti – valutazione – giudizio – condanna.

Certo. GHEVURATH.

Ho agito GHEVURATH.

Mi sento meglio. Sicuramente più centrata.

Perché ho restituito tutti i pacchetti ai mittenti.

Ho restituito gli effetti alle cause.

Era ora. E’ il tempo di lasciare davvero tutti i fardelli che non sono nostri. RIGORE. E proseguire.

Nel mondo del pensiero

Adesso, siccome sto bene, mi fermo un po’ e osservo me stessa

dopo di che mi metto a inventare.

Già ieri sera mi sono fatta un bel film, e stasera un altro. Film miei però, fatti col pensiero mio non con le idee degli altri. C’è una bella grande inesauribile fantasia quando si usano i propri pensieri, e quando si inventano i pensieri per inventare la vita. E’ tutta un’invenzione!

A me piace inventare.

Sai quante ne invento.

Così, adesso, faccio quello che davvero mi piace. Continuo a scrollarmi di dosso ciò che ancora a volte si presenta come retaggio di un passato inutile, zavorroso. Maledico tutto, ossia stacco pezzi di roba vecchia senza più mettermi come responsabile o corresponsabile di certi eventi. Dopo di che, so che il mondo si prende tutte queste energie che stavano imbrigliate dal mio stesso senso del dovere, del dover amare, dover accettare, riconfermo il mio essere ok, sposto l’attenzione e mi preoccupo solo di inventare e portare a terra la mia realtà 

C’era un passaggio che no, facevo: rendere a certe  cause certi fardelli.

Ora, senza più buonismi, falsi amori, falsi essere-salvatori, prendo solo le mie cose, e via.

E’ un passaggio importantissimo. Perché qui, bisogna affrontare e agire i tabù. Quelli dell’amore familiare e parentale, dell’educazione, delle menzogne sul mondo esterno, e via e via. Tutti i miei ultimi post.

Sui miti, religioni, elementi e contenuti dell’esistenza che mai ci sognavamo di metter in discussione.

Eheh, ciascuno si trova i suoi. Io spero solo, che per il fatto di aver messo qui queste parole, qualcosa si scardini anche dentro di voi.

Che qualcosa scricchioli. Sai tu, a volte, per il fatto di leggere le parole, le lettere (gli archetipi primari) funzionano come chiavi, come grimaldelli, si attivano insomma,

e agiscono.

Io sono sicura che: scrollati da dentro gli impianti più arcaici, immediatamente si spezzano le sbarre della gabbia esterna. E’ con le narrazioni, i racconti, le teorie false e dissonanti che hanno riempito la nostra psiche.

Per questo, in tutti gli ambiti del vivere siamo sconnessi, storti, sbagliati, siamo dentro ad un imbroglio grandissimo, che non vedevamo. Ora sta crollando. Terribile. 

Anche gli archetipi primari fanno parte di matrix, certo. Come tutto ciò che cade nella realtà ma si dà che questi 22 segni siano energie, movimenti, dinamiche, non concetti. Non sono definizioni, interpretazioni, assiomi. Sono solo frequenze.

Come tali sono sane, pulite, scevre da ogni aderenza, aspettativa, definizione.

Sono.

Vivi.

E per questo agiscono in quel livello di realtà, agiscono in tutti i livelli di realtà.

Gli archetipi primari sono sempre liberi, possono diventare qualsiasi realtà: pensiero, parola, egregora, sistema ma, quando noi decidiamo si togliere ogni aderenza di ciò che abbiamo già creato o condiviso, essi tornano liberi. Solo energia con i loro caratterizzanti movimenti. 

22 movimenti. 22 modi della forza di darsi nelle creazioni.

I mattoni dell’universo li definivano gli antichi (o i paralleli, mica lo sappiamo).

Per questo funzionano.

Non c’è nulla negli archetipi primari, se non il loro movimento. Punto.

Dopo di che:

invento.

Saluti