Archetipi – Ghimel

ghimel è … cammello

Ghimel – 3 – C – G – Muovo – Metto in movimento

Sentirmi in te.

Sentirmi nell’abbondanza.

Respirare in te.

Respirare nell’abbondanza.

Sentirmi nel mio intento.

Respirare nel mio intento.

Ghimel mette in movimento.

Io mi sto muovendo. Sto spostando sostanze, le mie.

Respiro le mie sostanze.

Avevo detto:

–           Sperimenterò, conoscerò, userò le dinamiche del creare

Così è.

Ma questi movimenti sono oltre l’ovvio, oltre l’essere creativi, stanno nell’essere i creatori. Creatori si diventa.

D i v e n t o  ciò che intendo creare, e lo rendo accaduto, reale. Sempre reale sul palcoscenico del mondo, ossia un fatto di fasci di energie che riesco a disporre su un certo piano in un certo modo. Divento, appunto, sono in ghimel – mi muovo.

Io interagisco con ciò che creo. Sono consapevole che è creato da me, qualsiasi evento, cosa e persona, perciò… metto in movimento .. ghimel.. posso far esistere o modificare qualsiasi creazione. Dato che io mi muovo, mi sposto da uno stare verso un’altra posizione, forse poi diventa il mio nuovo stare, non so. Ma dato che io mi muovo, chiaro che si muove anche chi ha a che fare con me.

Ma questa possibilità di agire su persone cose eventi non va portata fuori, fino a che non se ne esce da sola, con semplicità e facilità. Oppure mi viene incontro.

Dentro sta il palcoscenico, dentro di me sta il racconto. Qui lo vedo lo osservo lo accetto lo ascolto lo distanzio da me. Mi ascolto. Sto. Ed ecco qualcosa dentro di me mi dà le indicazioni giuste, mi dice come orientarmi, che cosa modificare delle mie creazioni. Queste informazioni che mi arrivano, poiché vengono dal mio sé che ha imparato a stare dentro e lavorare sul palcoscenico dentro, sono equilibrate. Avverto le mie parti portanti femminile maschile integrate, tutte e due riconosciute ed agenti in questo processo trasformativo. Poiché il lavoro viene da dentro, le trasformazioni che agisco sono coerenti e ciò che metto in scena mi corrisponde.

Archetipi

Oh, sono brevi questi pezzi. Va bene così. Sono pieni di energia, di forza, basta leggerli e agiscono.