Sperimentare – La Forza

Sperimentare

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Sperimentare

Sperimentare – la Forza

Quando mi vorrebbero dire: 

Lascia andare

è perché non sono consapevoli della Forza. 

Quando sono e so la Forza, non agisco fuori, ma nemmeno lascio andare.

Porto dentro l’energia dell’emozione che sto sentendo. Vedo lo scenario, la sceneggiata, che cosa mi sto raccontando, mi rendo conto che è una mia creazione così come i personaggi e il loro agire.

Osservo. Osservo ancora. Mi fermo. Mi ascolto.

Tengo tutto dentro. Sento, dentro. Così vedo, so, cose che, se io portassi fuori la reazione o se lasciassi andare, non vedrei. E mi ritroverei a dover ripetere l’esperienza.

Il cerchio, l’eterno ritorno, può essere superato.

Tengo tutto il teatrino dentro di me. Oh, all’inizio può essere un po’ difficile non parlare, non raccontare, verrebbe da dire:

Vedi, è così, come dico io!

Invece no. Ora so che quello che vedo là fuori è solo un certo modo di mettersi delle onde della mia psiche. Là fuori non c’è nulla. 

Sto.

Pian piano arrivano pensieri nuovi, diversi, sulla situazione.

Dato che la sceneggiata è mia, la accetto – thet – così la vedo tutta.

Thet è anche matrice. Ma vedi, se accetto, non se lascio andare… arrivo alla matrice, all’origine delle cose e situazioni. Perché sono io – come creatore – all’origine e il lasciar andare mi defila dalla responsabilità sulla mia creazione, ma certo anche sulla consapevolezza su di essa.

Poi, dato che è mia, io, per me, la posso modificare.

Nun – trasformo

Tau – muoio e rinasco

Fé – espando

Modifico la mia trama, i miei personaggi.  Io devo morire e rinascere.

Lo sento dentro che posso farlo.

Io sono questo creatore di questo copione. Bene, posso modificare, diventando il nuovo che ora sento e penso. Oh, lo so molto bene, distinguo molto bene dove e come sento.

Tengo tutto sul tavolo, ossia tutto dentro la mia mente, e la mia psiche. Lascio là.

Intanto torno al mio centro, è a partire dalla mia centratura che intendo ri-formulare la mia narrazione.

Torno al cuore. Il cuore pesa.. le sostanze, e con esse le persone che io ho messo in scena. E me stessa.

Il cuore mi dà la giusta misura di dove stanno questi personaggi rispetto a me stessa.

Da qui posso re-inventare scenario e ruoli.

Così sto facendo.

L’agire fuori? Non sono io ad agire. Lascio agire.

Ora, è coerente con me stessa e ha la mia forza.

Diventa un agire fondato, pieno di potenza che crea il mio mondo.

Ecco, ri-formulata la mia creazione da dentro, creata, posso lasciar andare, ora ci pensa il mio strumento di creazione e portarmela qui.

Michael Hende

Tutto ciò che io scrivo, accade

Soprattutto ciò che sento.

Penso, decreto, delibero, lascio accadere.

Sperimentare

 

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