L’Osservatore

io-io-copia

Talmente sono Osservatore che quasi non mi vedo. Sono Uno con la realtà che creo, per cui, mentre sono, non mi necessita dire che:

Ci sono.

Sto vivendo.

Vivere è un orgasmo perenne.

Non si parla per niente in certi momenti. Si sta con i flussi. Ci si sospende, ci si dimentica di sé per l’Io sono.

– Io, sono.

Ecco, è tutto.

Sono Osservatore, scelgo di osservare flussi. Scelgo di osservare sentendo. Di mettere in scena flussi. Scelgo di portare nel qui e ora la donna e l’uomo terrestri, integrati, sazi del loro benessere. Terrestri immersi nel loro pianeta verde-azzurro, dimensione in cui le vibrazioni della natura e degli uomini interfacciano e danzano.

Sono consapevole che la realtà fuori è corrispondente a ciò che sono e che divento.

Quando il fuori ancora non è in sintonia con me, e io con lui, mi fermo. Adesso mi rendo conto de Il mio strumento di creazione, e del Sistema di creazione, ossia della sua più vasta forza e potenza, sempre sintonizzata sulla Terra, su Gaia e le sue vibrazioni, in armonia col tutto, Torno qui, ai miei strumenti: La squadra di baseball, scorro, rileggo queste Parti di me, e so che qui, da qualche parte c’è la risoluzione, il passo avanti, l’uscita dall’impasse.

Lo strumento è sempre sintonizzato sul mio programma dell’origine, quello della città dell’oro da cui provengo. Per cui, qui dentro ho la mappa di ciò che sono, di dove mi trovo io e chi fa parte del mio mondo di fuori.

Scorro queste pagine, creo il collegamento tra la realtà che mi interpella fuori e questo spazio dentro di me. La soluzione mi balza davanti. Che cosa trasformare, che cosa resettare e riformulare del mio impianto, del sistema dei miei pensieri.

Presto, nel mondo di fuori, ho la risposta alla mia alchimia interiore.

Questo pezzo va in 14 – Intenzionalmente –