Archetipi – Tau

Archetipi –  Tau 

Archetipi – Tavole 

Archetipi – Tau – T – 22° archetipo – morire rinascere

Tau muove tutto nel momento che tutte le parti sono in scena e qui mantenute.
 
Scrivo tau al buio, forse è giusta così la partenza, se rinascita è da una morte, è dal buio alla luce, guarda caso. 
Tau aleggiava da giorni, avevo pure attaccato fuori un cartello:
– … Tau, ragà.
 
Per dire che bisognava scrivere su questo archetipo ma nulla arrivava. Stavo partendo, ho fatto valigie, bagagli, pulito casa e dato le chiavi ad un amico che mi guardasse le piante e che si goda,  io spero, l’energia felice e di guarigione di questa casa. 
 
In tau racconto un po’ di me. In questi ultimi anni abito in questa casa molto piccola in città. Abituata alle case grandi, al giardino, al mare fuori da tutte le finestre ho avuto la necessità di lasciare gli ampi spazi e restringere l’esterno per potenziare l’interno della mia comunicazione, così pare. 
Sicché in questa casa piccola ho appeso i miei quadri, portato i miei libri e i miei vestiti. 
Eheh, sono una donna, mi piace mettere in scena le parti di me indossando vesti che esprimano chi mi sento di volta in volta. 
Poi danzo i miei contenuti, quello che scrivo e i vestiti, ossia i miei mondi. In più, quando ho la necessità di osservare un irrisolto di me, attacco cartelli da tutte le parti. 
 
A volte in casa mia posso entrarci solo io perché la mia mente è tutta in esposizione, tutta scritta in frasi su fogli A4 riciclati, pennarelli grossi, e attaccati ovunque: mobili, ante porte tende divani finestre sedie specchi pavimento lampade testiera del letto insomma quello che sento e penso è tutto fuori così so cosa ballo e rimugina dentro. 
Mi vedo nel buono e scomodo di me. In ciò che davvero voglio e spesso non ho il coraggio di affermare, là lo dico, e mi vedo.
 
Poi viene il giorno che stacco tutto. Accade, so e la verifica l’ho fatta più volte, che ciò che ho scritto accade. Che sia effettivamente reale o che sia un fantasma della mia mente che io ho portato fuori, quella proiezione entra in scena. Così mi sono anche resa conto che quella stessa situazione, in base alla visione che io do e scrivo o attacco fuori, mi trovo davanti. La scena e i personaggi così, come me li sono raccontata. Da quando questa dinamica l’ho compresa, e questo è accaduto proprio grazie a tutto questo scenario di cartelli che costruisco, sto bene attenta a che tipo di sceneggiatura scrivo. 
Quando di una situazione io sono portata a vedere l’aspetto della negatività, della separazione, ossia mi racconto una storia dal dolore, dalla tragedia, poi così mi arriva. 
Sì, creo ancora dalla separazione a volte, non ignoro questo, ma bisogna ammettere che mi sono costruita belle cose in questo modo, per cui, viva le sceneggiate! E migliorerò.  
 
Tau
 
Sento che salgo il tuo nome e il mio
sento che stiamo sull’arca
che saliamo la scala di Giacobbe tutta d’un fiato
mi sto vivendo te
mi sto godendo te
ti stai godendo noi.
Sento che saliamo i nostri impianti attraverso i nostri personali archetipi. 
Sento che siamo vivi, che la vita pulsa
che siamo Uno con l’universo. 
 
Il mio corpo è dentro al mare il tuo è in città e siamo Uno. Tau.
 
Oggi sono stata tutto il giorno in spiaggia tra i bambini, mi sono comprata un pinguino sempreinpiedi. Ho nuotato fuori dagli scogli oltre le mie paure. 
Ad un certo punto ho avuto paura, la paura. Mi sembrava che le onde fossero più forti, mi sono fermata là, in mezzo, mi sono detta… calma, calmati, calmatevi onde delle mie emozioni. 
Ho fluttuato con l’onda. Ho aspettato, a galla, sospesa. Ho ritrovato la forza, soprattutto la stabilità e sono tornata a riva. Ho sempre fatto le sfide col mare. Ciò che per gli altri era semplice per me era un’impresa ma volevo essere in mezzo. Vedere in fondo all’orizzonte, girarmi e vedere il verde delle montagne sulla costa da lontano.
Verd’azzurri. Ho gli occhi pieni di verd’azzurri.
 
Tau- T – 22° archetipo – morire e rinascere. Tutto è possibile.
 
Voglio raccontare con i numeri ora, non solo con i segni.
 
E’ un linguaggio potente 
1-1  2-4  8888  16  32
8888  88.888  999.999
3 e 3 e 3  3333
e adesso vi racconto:
1+1 > 2   che è un 4
4 che è un 8888
1.000 infiniti e ancora.
 
La forza dell’archetipo, della sua forma, delle sostanze. Tutto dall’analogico, ossia fuori dalle matematiche e geometrie della tradizione. Fuori matrix. 
E’ così? E’ reale? Ha un senso? Produce un effetto? Non lo so, sai che non è importante? Ma allora, a che serve? mi fa vivere? Mi dà da mangiare? 
Produce un bene che sia barattabile con del cibo, una casa, una bicicletta, una medicina?
O sono solo parole?
Sono numeri. Li ho portati in scena. Così, semplicemente nella forma più terra terra. Intendo fare cose allineate alla naturalità di Pianeta felice. Semplici.
Pianeta felice evita la mente perché è tutte le menti ma non le trattiene, né ci si identifica. In Pianete felice tutto scorre.
Quello che voglio dire è che ciascuno si può inventare il mondo che vuole. Potrei scrivere qualcosa di più o meno strutturato, spiegato, organizzato, no no.
Chiunque vuole lo faccia. Io ho un periodo di fastidio per tutto ciò che è sovrapposto. 
 
C’è solo una voce dalla quale ascolto con gioia e gusto parole strutturate, perché so che lui mi vuole insegnare cose importanti, che mi servono e lui sa di che cosa ha bisogno la mia testa. 
Mi fido. Per cui solo a lui permetto di parlare di filosofi, indicare autori, andare per citazioni metafore brani poesie assiomi. 
Da lui arrivano con una musicalità che mi incanta e mi fa sorridere, lui si prende cura del mio cervello, l’ha sempre fatto, anche quando mi riprendeva… 
 
Non sai nulla! devo insegnarti tutto!
Certo, le cose le sai tu perché dovrei saperle anch’io. E poi voglio sentirle da te.
 
E’ un gioco, uno dei tanti che ci prendiamo.
Tau.
Rinascere.
 
La memoria dolente non c’è più. C’è mai stata? No. E’ sempre stato un gioco un matrix-gioco e un gioco-matrix. Ehehe tutto – nulla. A me non serve più nulla. Ho tutto. 
Sono Vittoria, lei l’aveva detto dall’inizio della sua storia.
Sono piena abbondante e sazia.
I miei tentativi sono sempre stati sotto la sua spinta. Non so come, ma di Vittoria mi sono fidata. Lei s’è guadagnata la fiducia. Così, semplicemente per come lei è. Vicky.
 
Tau, quanto si potrebbe dire! Beh sta nei libri, già detto. Piuttosto, improvvisamente mi sono  passati pezzi di vita mia davanti. Come tutto è  lontano! Scelgo di trattenere e far rinascere solo ciò  che è vivo. Ossia  conduce il senso.  
 
Tau. A che pezzo! Da pazzi!
Così, sembra non abbia né capo né coda. Infatti è la rinascita. Si nasce oltre matrix. Non c’è un tempo lineare né un pensiero lineare. Tutto schizza e salta in mille e più direzioni.
Non mi basta un mondo, o solo uno alla volta. Io viaggio tra i mondi.
Viaggiatore dei mondi è un glifo maya. L’han sempre vissuto e saputo. 
 
Questo pezzo nasce sulla spiaggia dopo una giornata di acqua e sole.
Io lo so che tutto è finto: anche l’acqua e le sue altezze, tutto è illusione, ma che belle illusioni!!!
Poi ho lottato oggi, ho detto la mia. Ho detto “VOGLIO” e mi sono vista, osservata nel mio “VOGLIO” e in ciò che voglio.
Nuotavo, e ho sentito che sono io questo, questa è la mia psiche fatta così e così. 
 
Tau.
 
Sì, dopo continuo. Intendo arrivare all’alef_bet, dove tutto ricomincia.
Archetipi – Incisioni di Lorenzo Ostuni

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