luh22 – Mamma… odora… di … sana pazzia
luh22 – Mamma… odora… di … sana pazzia
scandaglia linguaggi e si rivede bambina, oh, altro non è che un file parallelo, lei lo sa. Sa che storia, non si dà.
Emma scoperta… messa a nudo.
L’attrazione… non sono io che attraggo. Sono attratta ma non in qualcosa di scontato, ovvio, stereotipato, ovvero già vissuto, ma perché l’altro ha una Parola, un Nome di me che io posso conoscere solo se “sto” alla comunicazione con l’altro.
“Essere guardata” e ne sono consapevole, nell’atto di “sentirmi guardata” qualcosa esala… qualcosa stilla… da me.
L’essere guardati attiva, sprigiona, una sostanza, un “fluido” un genere di “acqua” trasparente e luminosa, è… eros.
luh22 – Mamma… odora… di … sana pazzia
È forse questo il divino? Allora il divino… è vivo! Comunica, da dentro noi stessi, con molto più che le sole parole o le sole… benedizioni. Ovvero, il divino, che sta in noi, siamo noi, si manifesta… in sostanze, alla fine in… carne, psiche, anima… l’uomo, la donna, il bambino, tutti gli esseri dell’universo.
Avverto “l’appartenenza”, ma con un’accezione nuova. Io, che ho sempre allontanato da me questa condizione.
Questo è l’eros, che è condizione-appartenenza sempre vitale e propositiva tra il creatore e la creatura.
luh22
Noi e tutti gli esseri che creiamo, noi e tutti gli esseri da cui siamo creati.
Il “guardare”, il “lasciarsi guardare” crea… l’attrazione.
Lo vedete il tremore del ramo di ginestra attraversato dal calore giallo che illumina ancor più il suo colore?
Lo vedete lo scoiattolo danzare tra i rami? Per chi danza là tutto solo nel bosco?
Per nessuno, diremmo noi… invece egli fa una meravigliosa danza perché sa – che – sempre – “è guardato”, sempre egli “si lascia guardare” e questo “essere guardato” accende in lui la danza vitale.
luh22 – Mamma… odora… di … sana pazzia
Noi… anche quando crediamo di dare qualcosa… sono gli altri che ci stanno regalando più di qualcosa, ci regalano a noi stessi, perché, solo guardandoci, risvegliano in noi la forza vitale. Ritrovo, al bivio di questo mio dire, gli archetipi… alef, bet… L’unità, il Tutto e in bet, la capienza. Bet accoglie tutto alef. A questo punto noi non esisteremmo… ma, in ghimel, terzo archetipo, tutto si mette in movimento…