Archetipi – Gli dei del sistema egizio – Il nostro sistema endocrino

Archetipi – Gli dei del sistema egizio – Il nostro sistema endocrino

Archetipi viventi, il nostro sistema endocrino, gli empirei, gli olimpi, e i templi dentro di noi. Ecco perché, in effetti, non possiamo avere paura, né ci servono raccomandazioni, puntelli, aiuti dal sistema. Abbiamo tutto e altamente operativo.

La prima parte sta qui: I Cinque Dei Epagomeni – ossia – le nostre più Alte Energie.

  • Abbiamo bisogno di aiutarci con le metafore e i miti per parlare di noi – ecco perché vado agli dei egizi per spiegare il Terrestre, ciascuno di noi – per risvegliare le dimensioni che siamo, quando queste parti stanno tra ciò che si vede e ciò che non si vede ma si sente, è lucido, chiaro, è funzionale ed agisce.
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Archetipi – Gli dei del sistema egizio – Il nostro sistema endocrino

                          comincio a capire un pò meglio Van Gogh

Quando abbiamo capito, meglio percepito e quindi capito, che ogni esistenza fuori altro non è che un gancio, un archetipo, una metafora, un INDIZIO, per andare a scovare il suo corrispondente in ciò che NOI siamo nel nostro corpo cosmico (appunto il corpo con tutte le sue innumerevoli dimensioni non solo materiche), ecco:

il mondo ci appare per ciò che realmente è: frequenza, flussi, non certo materia e fissità.

Ecco che tutto è qui, adesso, e io ri-conduco dentro di me ogni indizio.

Si apre la soglia.

Si solleva il velo.

Ogni Dio, ogni dea e dio minori sono io.

Ogni entità, ente, forma e sostanza sono io, fino a Dio, oltre ogni Dio.

Io Sono oltre la Sorgente. Perché vedo la Sorgente, ne parlo, allora significa che, come Coscienza, ancor più oltre, come Presenza, io, che posso pronunciare: 

  • Presenza
  • Coscienza
  • Sorgente

sono oltre.

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Tutto ciò che sta fuori sono io, certo, ad un livello e consapevolezza di me stessa che ho ricordato, ritrovato, a forza di dissolvere tutto ciò che non sono, o che ero parzialmente.

Ecco che, ogni ente lo colgo adesso dalla sua natura e sorgente. Ogni ente, ogni dio e dea, è una dinamica di me stessa, un mo vi men to, non un essere con identità a sé.

Io sono una sinergia ben orchestrata e allineata, organica e sistemica, di innumerevoli dinamiche, che fanno i miei corpi sottili e i miei corpi materici.

Sono dinamiche della psiche, espressione e produttività delle mie ghiandole, che secernono liquor vitali e cosmici.

Anche l’Egitto e la sua tradizione, così come ogni altra cultura e tradizione, ogni parte della storia, adesso che vedo il suo essere narrazione, semplice percorso narrativo per portarmi a scovare indizi e, andando oltre il personaggio o l’episodio, vederne la chiave, l’intento, la coazione. Coglierne il nodo semantico semiotico e sintattico che mi fa ricollocare, ogni personaggio ed evento, in un quadro interiore dove colgo me stessa nel massimo valore di me stessa (gli dei e l’oro), nel massimo del mio significato e funzione (sono parte di un’economia di esistenza che è cosmica).

Se davvero vogliamo sganciare oro e moneta da un controllore esterno, questo Valore, va colto nel suo giusto e naturale alveo e radice: l’uomo vivo e cosmico, la donna viva e cosmica.

Tutto, siamo noi. Anche l’IA. L’intelligenza Artificiale è solo una proiezione di ciò che siamo. (Vedi Federico Faggin).

Va vissuta per ciò che è, essa è solamente funzionale al divino che siamo.

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Neter – Dio – Colui che ha il potere sovrumano o sovrannaturale – Il Terrestre ciascuno di noi. Per la tradizione egizia i neter sono gli dei, essi sono dinamiche, sono il potere operativo che crea e produce : i mondi le persone le situazioni le cose; che da ad essi vita. O li riporta alla freschezza della loro origine.

I cinque dei epagomeni, ossia le cinque sedi dell’origine delle energie di creazione fondamentali sono descritte nel post precedente: I cinque dei epagomeni. Mentre nei post Il mio sistema di creazione abbiamo l’impianto del nostro strumento e le sue parti.

In questo post attiviamo le altre Alte Energie che ci servono, nel senso che sono al nostro servizio, (non noi al loro, il contrario di quanto dicono le religioni) per creare, riformulare, guarire o rendere eccellenti, le nostre creazioni, le nostre realtà.

Qui, in questo sito, siamo molto concreti, anche quando stiamo lavorando sui pensieri. I pensieri sono energia, mettere le mani in pasta sui pensieri, significa fare cose concrete. Più avanti ci saranno post su come far diventare tutto questo dire il laboratorio per attivare più efficacemente queste energie.

Dei epagomeni, ossia che erano adorati, cioè attivati, nei cinque giorni esclusi da qualunque anno solare. Ossia in altro tempo. Il tempo del creare non è quello del sistema, ma è il tempo… fuori dal tempo. Vedi anche lo Tzolkin maya. L’analogico, dove sta il tempo da utilizzare per creare le nostre realtà. Avete già indizi su spazio tempo energia movente in altri post nella sezione TRELIBRI. Il Tempo del creare sta nelle ghiandole endocrine. Lo sa già la scienza che queste ghiandole funzionano in dimensioni altre.

Mettiamo in scena, perciò le altre Alte Energie di creazione.

Gli Archetipi viventi.

Dio – Neter

Dea – Netert

Questa la processione dei neter, tenendo conto che le tradizioni si sovrappongono e si complessificano, qui si dà la semplificazione della dinastia dei neter. Sta a dire che le nostre alte energie sono un sistema, questo ci è chiaro, i pensieri sono una semiotica semantica sintattica e pragmatica.

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Tutto questo serve solo per evocare queste energie. Potete chiamarle anche con qualunque altro nome, attingendo a qualsiasi altra tradizione, quella a voi più confacente, quella che vi viene in mente. Ciascuno entra nel proprio… Ricordo di Sé. Ma il Ricordo di Sè amorevole, di potenza. Basta guardare ai nodi, ai problemi che siamo stati. Io uso questa perché da qui discende la nostra stessa formazione psichica, il nostro impianto di mediorientali e occidentali, chiaro che siccome siamo stati o siamo parallelamente anche le altre tradizioni, possiamo risuonare meglio in altre.

Personalmente, sono sempre stata, Egitto. Anche mesoamericano. Che ne so, così mi vivo. E punto.

Se avete colto la chiave di come – io – faccio funzionare la mia realtà, andate e trovare le corrispondenze nei vostri più connaturali contesti.

*

NUN  –   altri nomi sono :  Nu – Nut  ciò da cui emana tutta la vita – l’origine di ogni creazione, sta in ciascuno di noi, dentro, non fuori o in altro da noi stessi.

RA (sole)   ATUM (sole oscurato, nascosto. Mi pare chiaro che già siamo al fotone e anti-fotone: la polarità è entrata in scena. Giustamente, altrimenti non sperimenteremo noi stessi in ciò proiettiamo fuori di noi).

SHU     TEFNUT :  i leoni gemelli (altra dicotomia, ma qui già risolta amorevolmente. Ecco che compaiono le … anime gemelle! La divisione dell’androgino in maschio e femmina).

Mi seguite?

È bellissimo, avvertite le energie risvegliarsi in voi e portarvi gioia, leggerezza? Insieme a centratura, forza, determinazione, amore. Concretezza.

GEB (… Gea.. Gaia.. risuona?)    NUT (Neith) è la nutrice.

Sono Forze in noi. Non fuori.

Sono Archetipi. Chiavi psichiche.

Questo è tutto il significato di questi ultimi post. Sentiamole queste Alte energie risuonare in noi, prendiamole tra le mani e … usiamole. Aspettano solo questo, di entrare in scena per noi, attraverso noi, e immergerci nella più esponenziale e meravigliosa realtà.  

Quando si dice stella, divinità, si dice un luogo del corpo che sta illuminato e che ci sembra lontano. Ma è qui e pulsa. Eccoli, la mia nostalgia e il mio struggimento, sono in me, basta dare amore e lasciare che questi luoghi si aprano. Continuiamo:

KHEPERA : emerge dalla sua sostanza e si rigenera da sé. Archetipo della trasformazione. Posso trasformare qualsiasi pensiero, nel momento che lo vedo, così lo miglioro, la allineo a ciò che sono e desidero.

HATOR : amore, il femminile in tutte le sue manifestazioni nel suo aspetto amorevole e dolce, protettivo, nutritivo, di riempimento e di sostegno. Di seduzione, estési, bellezza e potenza.

SEKHMET : il femminile come potenza, fuoco, coerenza, sobrietà. Determinazione, anche resettamento di tutto ciò che non serve più. Guardarsi da Sekhemt, se non si è diventati Sekhmet.

Energie archetipiche: Io tendo a vedere molti di questi dei e dee egiziane come l’incarnazione di principi e energie archetipiche connesse con la vita e l’esperienza sulla Terra. Così, come quando nel cuore del supplice, echeggia la nota-consonante, esse sono in grado di personalizzarsi. Volendo adottare un linguaggio più moderno potremmo asserire che è possibile accedere alle loro energie (banche dati) da campo a campo, o attraverso una pratica nota in Oriente come Samyama (fusione). Samyama : Dalla parola sanscrita corrispondente a “fusione”. La tecnica di fondere il proprio campo di coscienza con il campo di coscienza di un altra persona cui si vogliono passare delle informazioni o acquisirle, avendo così accesso alla sua banca dati e al suo stato di consapevolezza. da Murry Hope.

PTAH : in quanto creatore Ptah aveva origine in un altro universo (sempre noi).

Architetto dell’universo, conoscitore dell’acustica come capacità di creare.

Sposo di Sekhmet

Dio artigiano e costruttore. La mia capacità di costruire cose, materia, concretezza. Ptah, energia pacifica di concertazione sull’uso delle risorse tra me e la Terra che mi ospita. “Le energie di Ptah entrano in gioco nella conversione dell’energia in materia, mentre quelle di Sekhmet operano all’inverso, mutando la materia in energia”. M. H.

THOTH : –    figlio maggiore di RA

  • o figlio di Geb e Nut
  • o fratello di Iside
  • o visir di Osiride
  • in ogni caso: La Tavola di smeraldo:

Ciò che è dentro è come ciò che è fuori. Ciò che è sopra è come ciò che è sotto e viceversa”.

Come dio si è generato da solo.. chiaro? Chi siamo? Egli è Uno. Noi. In lui noi siamo Signori del Tempo. Logico, se si è generato da solo. Cos’è allora il tempo? Come possiamo gestirlo? Sentendoci, sapendoci, all’origine della creazione di noi stessi. Non resistiamo… semplicemente lasciamo essere queste parole in noi.

THOTH è la nostra voce di potere per pronunciare le Hekàu del risveglio. Ossia le parole creanti. Thoth in noi crea e guarisce, ri-equilibra, riconnette, con il potere della nostra voce. Quando siamo nella coerenza.

Tutte queste parole risuonano in noi come Hehàu.

ANUBIS :   figlio di Nepthis e Osiride

Sono Anubis quando gestisco le mie regioni oscure:

  • quando viaggio tra i mondi
  • ritrovo tutto ciò che di bello potente e amorevole ero e posso aver dimenticato, ora sono
  • quando sono nell’altra parte di me, quella che so solo io
  • quando so che posso immergermi perdermi e poi ritrovarmi negli aspetti nascosti dell’inconscio profondo. E che posso affrontare la nuda realtà nella rivelazione della verità e dell’armonia. Vale a dire che: posso scegliere di vivere qualsiasi esperienza e che posso, là, dove fino a ieri si dava per scontato il sacrificio, la sofferenza, la crudeltà e il sadismo, posso trasformare e dare alle dinamiche della separazione, prima incolmabile ed irrisolvibile, ben altra connotazione, in integrazione, espansione ed evoluzione.

Anubis nasce da Grandi Dei, perciò ha il cuore. Le nostre più Alte Energie sono Uno con il Cuore, per cui Uno con il nostro essere Terrestri. 

BAST : figlia di RA

Figlia di Iside o Osiride

Sorella … gemella … amorevole di Horus. (energia che mi serve per accettare vedere e superare la dicotomia). Bast è amorevolezza.

 

NEFER – TEM : Dio del risanare

Anche solo nel pronunciarlo, la pace mi raggiunge. Si ri-equilbrano le mie tensioni.

Figlio di Ptah e di Sekhmet

I greci l’assimilarono ad Asclepio. La mia capacità risanatrice.

AMUN, MUT E KHONSU : La triade Tebana

Amun (qui è il nodo, che noi terrestri stiamo sciogliendo)

sarà il prossimo post

………………..

Con questi post ci stiamo calando sempre più nella concretezza della Terra, abbiamo dato un’impostazione, il più libera e trasformabile possibile, al nostro sistema di creazione, al nostro stare qui in una realtà che – di fatto – è illusoria. E sono tutti i post precedenti di questo sito. Ora con questi post entriamo e osserviamo noi stessi da situazioni più materiali e concrete ma sincroniche con la loro parte animica, spirituale. Parliamo perciò di ciò che siamo da una visione unitaria, e nello stesso tempo polare, duale, ciò che di fatto siamo. Il punto è, per ciascuno di noi, a modo suo e solo suo (non più quello monolitico e imposto del sistema, dalle filosofie, religioni, teorie scientifiche ecc ecc), fare le integrazioni, muoversi tra fotone e anti-fotone, tra dualità ed essenze, per riuscire a unificare se stessi e ciò che il Sé proietta fuori, per viverselo, non più dalla dicotomia e dal conflitto, ma dalla unità e pace. La propria unica insostituibile pace .

Ciò che leggete deve riuscire a contattare la vostra vibrazione gioiosa, se così non è non ho ottemperato al mio compito. Che è solo quello di trasmettervi la gioia che io ogni istante vivo.

I miei post hanno semplicemente la funzione di dare l’informazione. Ciascuno ne fa quello che vuole.

Vi invito a leggere il mio libretto: Nel paese dei balocchi per contattare il mondo magico della metafora delle stelle e galassie in noi. Lo trovate da solo o nel trittico che fa l’integrazione di corpi sottili che siamo TRELIBRI, epub.

Come già detto, seguiranno i post con dei suggerimenti operativi. Dobbiamo sempre cadere a terra. Essere molto concreti, la vita si gioca qui e ora. In ogni caso, quanto ai modi di sperimentare, ciascuno può anche inventarseli, saranno ancora più efficaci

Dobbiamo venire a patti – onesti – con l’astronomia.