Nuova matrice – 1

Nuova matrice – 1

Nuova matrice

Nuova matrice

tag e categoria nuovi.

Mi arrivano spesso informazioni, domande sul perché il Nuovo (tutto il mondo conforme alla nostra grandezza e bellezza), tanto sognato, progettato, desiderato, non arriva.

So di aver scritto:

  • gli archetipi smontano matrix vecchia, non so se creano la nuova matrice, non lo do per garantito.

So di aver scritto così, d’altra parte è talmente vasto grande espansivo nuovo il progetto di una vita libera, affrancata dalle strette di matrix vecchia. E’ così variegata, diversa. La vita nuova è tutto meno che omologazioni, copione, copia, così che non avevo la – pur relativa – misura del tempo e dell’investimento di energie che, ciò che abbiamo immaginato progettato desiderato, avrebbe richiesto per accadere nel qui e ora.

Una questione di tempo. Che cos’è il tempo? Che cosa contiene?

Invece è vero. Accade. Oltre il vuoto che gli archetipi lasciano nel momento che fanno pulizia e resettano tutto ciò che era vecchio obsoleto stantio usurato ecc eccetera. Bèh siamo già a fluttuare nella nuova matrice. Lei da sempre spinge sollecita chiama la vita a riallinearsi all’umano, al terrestre coerente, naturalmente inabissato nella sua naturale natura umana e terrestre. 

Qui funziona, tutto si fa possibile vivibile amorevole.

Anche attizzante ludico libidinoso erotico spassoso giocoso ilare ironico.

Che si vuole di più? Si vuole si vuole…

Toglie perfino il gusto dello scrivere. Si sta vivendo.

Sono tornata oggi qui per dire questo: allineare questo. 

Matrix è scordata. La pulizia è fatta.

Davvero gli archetipi sono qui a creare ogni nuovo esperimento.

Sono sempre chiavi di allineamento all’esistenza, sempre mattoncini particellari, energetici per far diventare materia e corpo e carne montagne mari cieli verde azzurri sole e lune. Sì, pare tutto come prima.

Amicizie, amori, schermaglie, giochi, tanto altro.

Funziona con sentimenti ed emozioni pulite. Se ancora invidiamo, siamo curiosi di cosa può fare l’altro, mettiamo il naso, aspettiamo, ci sentiamo frustrati, smonati, delusi, lontano, sfigati eccc, non funziona. Se voglio il meglio devo innanzitutto vedere il meglio negli altri. E, se non lo vedo, sospendermi. Meglio starmene fuori che mandare frequenze basse. Meglio starmene fuori che pensare alla vita di altri. Devo pensare solo a me. Fare la centratura su me. Punto. Se me ne sto fuori mi resetto. Pulisco la mia psiche, il mio pensiero, il mondo delle mie emozioni e sentimenti.

Se qualcosa non andava nella mia vita era perché ancora applicavo schemini miei sulla vita degli altri. Anche se stavo emergendo nella matrice nuova a volte qualcosa si arrestava. Allora osservavo, interrogavo l universo: perché? Cosa fare? Come?

La risposta:

  • Lei, la matrice nuova, funziona solo quando e dove io davvero metto su interazioni nuove, libere, gratuite verso me stessa. Se le voglio gratuite abbondanti arrapanti appassionate per me debbo vederle funzionare gratuite negli altri.

Perché gli altri sono ciò che di me io proietto fuori.

Quindi… che mondo mi sto creando là fuori? Mi è alleato? mi dà quanto chiedo?

Dipende se – io – me lo regalo. Se io lo regalo agli altri. 

Se stavo ancora sospesa era perché il processo sapeva che ancora non vibravo nel bello.

Il processo è tale proprio perché mi porta nel pulito interiore e nel bello

Oggi vedo bello e gioioso per te, per te, per lui e lei. Non penso, non immagino, non proietto i miei schemini sugli altri. Ho imparato a trattenere qui il mio corpo eterico. Per gli egizi era il Ka, il doppio o corpo astrale. E’ il corpo eterico, il corpo sottile più basso che viveva parassitando le energie degli altri. Perché non sapeva stare in piedi da solo. Ma sapevo che poteva imparare a stare in piedi, autonomo e forte sulle sue gambe. E’ bastato metterci un po’ di impegno, lui, il corpo eterico, ha fatto in fretta ad imparare. E, appena,  s’è reso conto che si stava sostenendo da se stesso senza più appoggiarsi agli altri, così ha continuato, nella coerenza e nell’autonomia. Perché anche lui s’è fatto fiero di se stesso, si piace così: nuovo autonomo, libero. Avverte che io sto meglio, che se lui sta dalla mia parte e mi è alleato con la sua capacità di autonomia fierezza e fiducia stiamo meglio in due. Il mio corpo eterico sta sperimentando che l “essere signore di se stesso e del suo regno” è molto più dignitoso regale e avvincente che fare il pauroso e appiccicoso.

E’ accaduto che ad un certo punto ho avuto la percezione di sentimenti molto lontani e direi… sotterrati. Modi di sentirmi, di pensarmi e vedermi, atteggiamenti del mio “darmi al mondo” lontani, ancestrali. Li ho riconosciuti miei ma nello stesso tempo oltre me. Mi travalicavano questi sentimenti, molto umorali, quasi si perdessero in anfratti della memoria compartecipata. Li avvertivo riflettersi in un campo familiare. Una familiarità di origine, appartenenza, di vissuti comuni, quasi una matrice neonatale e infantile. Sì, sentivo questo rumoreggiare di umori e percezioni di me fare uno con quello che definirei il campo morfogenetico dell’origine. Del DNA nei  tratti genetici che mi appartengono perché faccio parte di una – due – precise e determinate famiglie. Quelle dei miei genitori, delle mie sorelle, i miei nonni e zii  cugini ecc ecct. Forse a due territori, quelli dell’origine genetica familiare.

Sì, si stava sommuovendo una materia densa, profonda silente ma non meno grave, nel senso di pesante e piena, articolata. Insieme all’intuizione che, nel momento che questa materia pesante fosse stata completamente resettata nella sua lucidità razionale ma altrettanto pulita e guarita nella sua concreta incidenza fisica e relazionale, io ero nuova. Nuova io chiaro che nuova la matrice e nuovo il mondo. 

Il mio corpo eterico l’ha capito. Era ora. E io sto avanzando a grandi passi. In me oggi scorrono: fiducia, fedeltà, apprezzamento, certezza sostegno alleanza complicità verso me stessa. E’ il campo morfogenetico familiare che mi nutre di questi alimenti ancestrali, prenatali. Se io vivo fiducia e alleanza, passione e sostegno questi sentimenti diventano la mia lente, il filtro attraverso cui vedo il mondo.

Ecco: messa a posto la costellazione. Allineate le origini e le risorse naturali, fondamentali. Quelle che mi garantiscono una serena sovrabbondante fiduciosa e appassionante vita sulla Terra. Che sempre e solo di dimensione si tratta, che mi piace partecipare.

Oggi incontro: fiducia sincerità dialogo condivisione passione onestà coerenza… e tanto altro.

Sì è così e il perché ora accade l ho spiegato sopra.

Provare.

Io – vado – per di qua.

Saluti.

E’ tutto meglio, meglio, meglio di prima.

Nuova matrice