Energia e massa infiniti
Energia
Pensiero è energia, la sento circolare dentro di me l’energia pensante.
Emozione è energia, la sento circolare dentro di me l’energia senziente.
Sento Energia attraversare corpo, cellule, apparati, sistemi, molecole. Una specie di presenza costante e sempre nuova che mi abita. Abita ogni piccolo anfratto del mio corpo e sta in ogni dimensione di me stessa.
Ecco:
emozione
pensiero
fatti eventi cose situazioni
amore
forza
anima gemella.
La mia più prossima gemella. Ci siamo scelti e insieme abbiamo questo gioco Anima gemella.
Anime gemelle. Le mie innumerevoli interazioni: specchi, proiezioni felici, creazioni. Quante persone creo attorno a me! Gioco in continuazione con le mie anime gemelle. Ho capito che è un giochissimo di creazioni. Chi ho davanti a me è “a mia immagine e somiglianza”. Ma non è uno specchio. Gli ho dato vita nel momento che per un tempo – il tempo di una creazione –
s o n o d i v e n t a t a l u i – l e i .
Mi sono nominata con quel nome, quelle caratteristiche che desideravo trovare fuori di me per giocarci.
Questa dinamica l’ho compresa quando ho creato Anima gemella, la mia, incommensurabile, immensa, sorprendente. Improvvisa straordinaria giocherellona e pazza.
Quante apposizioni. Quanti nomi. Grandi nomi. Sono questo. Il pensiero è Intelligenza Cosmica. L’emozione è Sentire Cosmico. Posso poi definirlo pensiero-emozione quantico meccanico astronomico matematico musicale relazionale transpersonale transazionale ecc ecc fino a.. pensiero-emozione del pasticcere, dell’amante, del poeta, della stella, terra, cellula… Insomma ciascuno parte da un suo punto, da esperienza e sentire per ritrovarsi ri-congiunto al Tutto. Il pensiero-emozione circolare mi fa percepire il qui e ora. Il pensiero-emozione lineare mi fa esperire la dualità. Anche il pensiero quantico: vibrazione e corpuscolo. Il pensiero-emozione gravitazionale le masse e la gravità, ecc. Il pensiero vibrazionale conduce il mio corpo a vibrare, e io sento la vita.
Rispetto al post di mesi fa su Energia ora metto insieme pensiero ed emozione.
Questo è l’alchimista che sono.
Questo è ciò che fanno gli archetipi dentro di me, certo di chiunque si inoltra in questa esperienza. Ciò che si pensa e si sente viene percepito nel suo essere e nel suo stante ossia nel suo essere un fatto, una sostanza, una materia concreta. Di avere quindi una vibrazione. Certo, sempre tenendo presente che è la realtà che noi creiamo. Ossia, siamo in grado di creare materia, ma ci sembra materia, in effetti, tutto è vibrazione. Poi, chissà che altro comprenderemo del nostro essere ed esperire.
Se tutti gli erotomani mentali (non so perché m’è arrivata la parola… erotomane… per dire delle persone che fanno del loro linguaggio razionale-intellettivo, l’unico linguaggio). E si muovo parzialmente, pensano parzialmente e altrettanto limitatamente sentono, amano, sessuano, erotizzano, ecc, perché.. stanno sulla testa e non nella pancia. O nel cuore. È un fatto di emozioni.
Lasciarsi attraversare dai flussi.
Come posso chiamare il pensiero-emozione per dire che questo fluire continuo e gratuito mi permette di conoscermi sia come vibrazione che come corpuscolo che come Uno che sta oltre ogni dicotomia?
Non lo so. Non è importante, è un mentalizzare, non mi è necessario. La Natura non ha bisogno di definire e quantificare, la Natura è. Ma sapere che possiedo e sono posseduta da tanti tipi di pensiero e di emozioni mi permette di “giocare” con pensieri ed emozioni. Il gioco mi toglie dalla rigidità, dal “così è – così si fa”, dalla staticità.
Posso permettermi qualsiasi tipo di emozione, per cui sentirmi in qualsiasi situazione.
Posso permettermi qualsiasi tipo di pensiero, per cui pensarmi in qualsiasi situazione.
L’unica condizione che, consapevolmente e deliberatamente, riconosco è che il mio pensiero sia allineato con la Natura.
Le emozioni lo sono già.
Le emozioni sono in sintonia con l’anima della Terra, fino a che decido di stare qua.
Emozione si muove su 22 direttrici, 22 dimensioni, 22 variabili, 22 movimenti, strategie e acrobazie. I 22 mattoni dell’universo. E da questi infiniti altri. Sai quanti universi posso inventare?
Pensiero si muove su 22 direttrici, 22 dimensioni, 22 variabili, 22 movimenti, strategie e acrobazie. I 22 mattoni dell’universo. E da questi infiniti altri. Sai quanti universi posso inventare?
Ora scrivo nuovo su Energia. Oggi camminavo e avvertivo la stretta. Di che cosa? Dell’idea del cosmo, del sistema solare, delle questioni astronomiche così come le so, come le ho apprese, come me le hanno insegnate.
Non sta a me discettere su stelle, sistema solare, distanze, natura forma e materia dei pianeti, ecc., non lo so fare. E meno male. In questo momento benedico il fatto di sapere poche cose, così faccio prima a scrollarmi dalla psiche impianti inutili, quando non ingabbianti.
Per come la sento e la vedo la nostra gabbia è precisamente il nostro aver messo i punti di impianto del nostro stare al mondo, e del nostro interagire, su una serie di misure, oggetti e relazioni che crediamo vere. Crediamo reali invece non lo sono. Sistema solare appunto. E in esso i pianeti, il sole, la stessa Terra. Chi dice che veramente sia fatta così. È un interpretazione, un pensiero e lo vediamo e confermiamo perché lo crediamo. Così per il resto dell’universo che – diciamo – di conoscere.
Queste cose le ho già scritte. Qui mi preme insistere su un pensiero: che tutto questo è un impianto dentro di noi. Ci crediamo e crediamo a tutto quanto ne consegue.
Così per le distanze da i probabili pianeti. Tutto è dentro, sono dimensioni e relazioni di noi stessi proiettate fuori. Crediamo a dei fantasmi, a delle illusioni, e li carichiamo di potere su di noi. Il sole… il maschile al centro. Il sistema tolemaico aveva la Terra, il femminile al centro. Non mi dilungo.
“Sento Energia attraversare corpo, cellule, apparati, sistemi, molecole. Una specie di presenza costante e sempre nuova che mi abita. Abita ogni piccolo anfratto del mio corpo e sta in ogni dimensione di me stessa”.
L’ho detto all’inizio di questo post. Più mi centro – yod – su questa affermazione, più essa si fa certezza, sento Energia in me, lei le trova da sé le strade per generarsi, darsi in me. A che mi serve essere dipendente da un presunto sole esterno?
Tutto è possibile.
Creiamo fotone e bio-fotone.
Quando questo che sto dicendo inizia a lavorare dentro un po’ alla volta, inesorabilmente, questi impianti li vedo, me ne rendo conto e senza sforzo lascio andare schemini inutili e fuorvianti.
Quando avverto questo scollamento da un sistema che io e solo io continuo a tenere appeso lassù nel cielo, tutto cade. Ma non cado da nessuna parte, né mi ammacco. Cade tutto l’impianto sia delle conoscenze che delle credenze, che delle relazioni.
Libera.
Questo è il passaggio da terza a quinta dimensione. La quarta dimensione è propriamente questa consapevolezza, come un tunnel che mi porta dalla quinta in avanti. Un avanti che non è solo un elevarmi, ma anche un inabissarmi dentro me stessa. (Prossimamente ci sarà il post sulle dimensioni).
Scrivo sempre in prima persona singolare, presente indicativo. Parlo solo per me. E chi legge, legge se stesso.
Quando si gusta questa libertà non si torna indietro. E si inizia a sentire che significa essere creatori. Ho scritto sentire, che è più del solo pensare.
Questo in cui ero immersa posso chiamarlo “sistema assolato” che s’è preso ‘na botta di sole, ovvero c’ha creduto. Punto.
Tolto questo impianto inizio a vedere fonti energetiche dove fino a qui non le avevo viste. Innanzitutto quelle interiori per scaldare e nutrire il corpo. Poi per tutto quanto mi serve. Chiaro che vivere su Pianeta felice, dove queste cose sono risapute, significa usare le energie, le materie prime, in modo molto diverso. Significa relazionarmi con me stessa, l’altro, gli altri, il mondo, in modo ben diverso. Ma no cambiamenti fasulli, che in ogni caso girano attorno agli schemi di oggi. No no, è un modo di essere viva, percepire l’esistenza, sentire, pensarmi e pensare, ben altro. Oltre.
Questa diversa e sana percezione delle fonti energetiche mi toglie dalla stretta del maschile, il mio archetipo maschile, quello interiore, ossia quello ancestrale da cui discende il mio maschile fuori. Quello che fino a ieri ha voluto prevalere, comandare e controllare, saccheggiare, e che invece diventava ogni giorno più impotente…. Sì, come ho scritto. Non si può tenere il potere per tanto tempo.. ci si rimette la forza. E si resta..impotenti.
– Che stronza questa…
Sì, lo so. Soprattutto spietata.
Ora il maschile – parlo sempre del mio… maschile – nun siammmai.. – s’è tolto da questo pseudo potere, s’è scrollato da solo tutta una serie di paure. Inutili.
Soprattutto il femminile, sia nelle donne che nei maschietti, s’è riscattato, finendo di farsi incastrare dalle paure.
Il potere è il maschile, e serve per organizzare il mondo.
La potenza è il femminile, e serve per inventare e creare sempre nuovi mondi.
Torno a dire: sia nei maschietti che nelle femminucce.
Integriamo le polarità. Thet – Kaf.
Se il femminile è libero, è libero anche il maschile.
Semplice.
Non è il potere del cosiddetto “femminismo” che non trasforma nulla, queste sono le autentiche potenzialità che il femminile é.
Fatto questo il potere dell’energia in prestito se l’è già data a gambe levate da sola. Non regge. Vediamo tutti gli imbrogli, gli orpelli, le finzioni… che ci siamo detti.
La risoluzione a tutta la piattaforma energia è un gioco.
Potete notare che metto tutto al presente.
Basta. Farò un altro post.