Archetipi – il campo degli archetipi
Archetipi – il campo degli archetipi
La papessa
Archetipi – il campo degli archetipi.
Tutti estinti i vecchi impianti e i vecchi file. Pure le memorie.
Non si alimentano più parassiti. Auto-parassiti, etero-parassiti. Ego-parassiti. Narci-parassiti. Matrix-parassiti. Sistema-parassiti.
Archetipi – il campo degli archetipi
Un mondo zavorroso, pesante, confuso, torbido, e non necessario, che s’è estinto. Dissolto. Disintegrato. Rimosso. Resettato. E con esso tutti i suoi appigli nella psiche e, dalla psiche, in matrix. Ossia nella, cosiddetta, realtà. Che tale non è.
Così sto bene. Molto bene. Mi approvo e mi confermo.
E’ stata dura, molto dura, ma tant’è. Ringrazio chi me l’ha permessa. Così ho imparato, e sono diventata ciò che sono.
Il campo è pulito, e ora ci costruisco come dico io.
Ho tenuto duro… così si dice. Testarda su come io, e solo io, volevo e voglio le cose.
Solo come le sentivo e le sento io.
Tant’è che, sì ne ho rimosse di cose, persone, eventi, ogni volta rinviando al mittente (l’universo o chi per esso) ogni cosa persona evento che arrivava se non era come io dico.
Archetipi – il campo degli archetipi
Arrivata al punto che vedevo solo il “come dico io”.
E qui l’ho fatta accadere.
Mi direte:
- E hai fatto tutto sto giro per dire che ci sei arrivata?
- Sì.
- Un giro di 6 anni.
- Sei anni e mezzo.
Tanti ne ha questo sito.
Veramente, il giro, era iniziato già molto prima. Ma diciamo che 6 anni fa ha preso un’accelerata.
Adesso, tutto ciò che è stato, appena appena, riesco appena, a trattenerlo appena.
Non c’è più. Dissolto. Non ho più ricordi.
E, anche quando cerco di tornare in quei luoghi, momenti, situazioni, anni. Là, indietro, nella memoria. Non c’è più neanche la memoria.
Questo volevo.
Come faccio a dirlo?
Sto bene.
Archetipi – il campo degli archetipi
Cosa c’entrano gli archetipi? Perché sempre loro?
Questa è stata la mia strada. Adesso, anch’essi, estinti. Almeno per certi versi, per certe comprensioni e usi. Diciamo che si sono dissolti tutti gli impianti ancestrali.
Forse son rimasti solo i 22 archetipi, ma non si lasciano nemmeno pronunciare. Non sono concetti, sono movimenti. Parlarne significherebbe trattenerli. Non mi conviene. Se loro fluiscono, anche io, la mia psiche, il mio corpo, i miei mondi, scorrono, fluiscono, e io sto bene.
La pulizia è mentale, emozionale, sensitiva.
Fino ai più ancestrali ricordi. Fino ai più arcontici e arcaici impianti.
Là, dove sembrava che tutto avesse origine, là va dissolto.