Lo strumento di creazione – Cuore
Cuore
Così Cuore, che era entrato in scena per primo e mi ha portato Anima e Spirito, si presenta per ultimo. Che Cuore…
Cuore è l’energia tempo. Batte Cuore. Crea Tempo.
Tempo, altra deità, certo, se nasce da Cuore. È la possibilità di esistere nelle mie creazioni. Nascono da Cuore, allora son perfette. Cuore porta la concretezza. Movimento: rendo solido, amo ciò che creo.
Cuore è l’Alchimia. In Cuore tutto si apre si trasforma si fa amorevole benedicente. Lo sguardo di Cuore è pacifico attenuante comprensivo dialogante avvolgente e abbracciante. Con Cuore posso andare lontano.
Cuore contiene e conosce l’energia Amore. Non serve dire di più. Qui tutto accade.
– Quello che io scrivo, accade.
Quando è scritto, detto, pensato dal centro di me, da Cuore, accade.
Cuore è il segreto. È il laboratorio 7 di Perfeziono in cui abbiamo imparato ad essere segreti a noi stessi e soprattutto al fuori di noi, dove la nostra creazione ha la gestazione, nutrita dall’amore. Cuore mette in scena Anima e Spirito. È il nocchiero di Osservatore. Cuore dà l’orientamento e la rotta. Il mio Cuore di carne, di terrestre. Al capitolo Aggancio avevo accennato che avrei chiamato la forza in altro modo. Personalmente quando avverto in me le spinte, gli spasimi o la seduzione della forza, solo così mi viene di chiamarla F o r z a, perché questa parola dice, in tutta la sua forza, che cos’è il flusso che ci attraversa. Spesso un’amica mi riprendeva:
– Perché la chiami così, quella che tu chiami forza è l’amore.
Uff, però è vero. Se non sei in Cuore non arriva la forza. Possiamo chiamarla Amore, ci aprirà a ben altre comprensioni. Amore rimette in scena tutti gli archetipi, li irrobustisce, li arroventa, li ri-orienta, li intreccia in una danza che ci coinvolge, e ci porta. Dove, non si sa.
Sappiamo però che se si chiama Amore ci donerà grandi vissuti.
Oggi so come voglio vivere le mie interazioni, soprattutto le mie storie d’amore. Il mio stato di anima gemella che cammina parallela, e danza, con anima gemella. Danza di Corpi gemelli, in Cuore.
Come la pianta vive respira e cresce. Un bellissimo arbusto, una rigogliosa bouganville che s’espande come liana accesa tra gli alberi.
S’affaccia alle finestre del mio Cuore, vi scruta dentro, porta cromature di luce, tremolio di fiori e foglie attraversati dalle brezze. Come una palma cresce alta e rigogliosa, sicura di sé, ben piantata e capace di dondolarsi, flettersi al vento e risalire. Così, senza sforzo, senza interpretazioni della ragione, senza osservarsi in continuazione.
Chiudere occhi orecchie bocca e vivere di flussi. Vivere nel profondo, nel buio che è luce. Vivere silenzi, saggiare la fisicità, la fragilità, la timidezza, la forza e delicatezza dell’altro e vedermi in essi. Incarnare il suo sentire.
Lo strumento di creazione – Cuore
Essere fiera di portare a spasso il suo sentire. Riconoscente per avermi dato fiducia, aver scelto me come creatore e approdo di se stesso. Esprimermi con la sua emozione, così che egli senta se stesso risuonare in me. Riconoscermi nelle parole dell’altro. Sentirmi non esistere di me stessa ma, respirare in lui.
Essere pianta, acqua, roccia, seme, luce, animaletto, anche bestia. Fuoco. Esistere come Terra. Esistere in corpi di terra, di carne, e godersela. Sollevati da ogni pensiero su noi stessi, da ogni spiegazione di ciò che siamo o possiamo essere. Non ci serve, siamo liberi. Non chiamarci per nome, toccarci. Cercarci con le dita. Gli occhi.
Cuore è esserci.
Fuori dai tempi omologati, imposti. Liberi, negli interstizi del tempo del mondo. Giocare, essere bambini.