Terrestre – Le parole chiavi da ri-condurre dentro di me per risvegliare la mia coscienza cosmica
Le parole chiavi da ri-condurre dentro di me per risvegliare la mia coscienza cosmica
Stella, Tutto sta dentro di me. Sono stella e, ogni volta che guardo il cielo per osservare e ammirare una stella, le stelle, è dentro me che vado.
So che, osservandola, vedo le mie esistenze parallele e, nella connessione che compio qui, semplicemente nel mio cuore, permetto loro di riversarsi nel mio qui e ora.
Mille e mille esistenze unificate nell’abbraccio tra la nostra dimensione stellare, nata stella, che dai suoi orizzonti amplifica e illumina questa vita. Il mio quotidiano è da sempre riempito ed irrorato da sì tanta luce e potenza.
La luce della stella che vediamo è da noi emanata ogni attimo.
Noi, proprio noi che siamo qui, siamo Le Stelle.
Non c’è la storia, non c’è il tempo. C’è il viaggio e, ad ogni tappa, emaniamo onde e onde di energia, ciò che siamo diventati, luce, e fissiamo le coordinate, gli indizi che ci possono essere di riferimento lungo il cammino. Ora questa è la tappa, ora sappiamo qual è la vera stella, lassù c’è solo il suo riflesso.
La nostalgia, lo struggimento, da sempre sono il richiamo, il suono che il Cuore della nostra Anima ci invia per farci tornare a casa. All’essere coscienti che: è il momento di rivolgerci alla Stella in noi.
Dal centro che siamo, siamo partiti e per sapere chi siamo abbiamo creato un giardino, Gaia. Abbiamo dilatato il pensiero, il tempo e lo spazio così che, mentre per attraversare tutto di noi stessi, quaggiù, al centro della Terra, basta fare un giro di valzer, un respiro, l’attimo di una nota, anzi infinitesimamente di meno, quassù, sulla superficie, tra mari e cieli, prati e città, ci incamminiamo, rincorriamo, ci perdiamo e ritroviamo, ci dimentichiamo e riconosciamo.
Ora sentiamo, ora sappiamo, tutto ri-condurre in noi.
L’oggi, il passato, il domani, cosa sono nel tempo della Stella? Cosa siamo oltre questa dimensione in cui il tempo scandisce il nostro fluire e che tanto amiamo perché, perché sai, Amore, ho sospeso la mia incommensurabile libertà stellare per dirti che: “Ti amo”.
Essere Stella significa essere essere di luce tanto quanto essere materia. Significa sentire-sapere di essere l’Unità dell’universo.
Sentirlo e essere coscienti di voler attivare la forze e l’energia che tale identità di sé conduce. Significa essere pienamente Terra, storia non lineare ma istante sempre nuovo di Amore: materia e intelligenza stellare fatta carne. Essere radianti.
Viene il momento in cui si passa dalla metafora alla realtà.
Per un attimo questo segno, immagine, fantasia, questa persona, io stessa come segno, il sogno, non è metafora è la realtà. È l’attimo in cui io entro con tutta me stessa, così come sono, ovvero persona umana con corpo e anima, nel sentire che questo segno, questa metafora, l’evento, non è un qualcosa che riconduce un significato, che mi conduce a qualcos’altro, ma questo segno o questo sogno, quest’evento, questa metafora, io stessa, è, ciò che conduce.
In quest’attimo non si volta il segno per vedere dietro, oltre il segno. È nel segno il tutto. È movimento, conquista di uno spazio.
Si passa dal significato alla funzione. È in me, nella persona, nell’evento il Tutto. Il contenuto e il come renderlo presente.
Quante volte l’ho voltato il segno, e sono stata un personaggio. Veli e veli sovrapposti, scostati, ricomposti. Immagini di me parziali, distorte o confuse per non decidermi ad essere segno-funzione. Simbolo vivo che agisce. Ora non è più necessario darmi nomi e maschere, identità alternative. Ora, svelata, senza più lo scarto tra il segno che incarno nel mio corpo e la mia psiche.
Sono ciò che il segno o il sogno è e vuole dire. Lo sono in questo corpo. Nel mio qui e ora.
Siamo disposti a dirci: sono Cappuccetto Rosso, sono Don Chisciotte, sono Mozart, Einstein. Sono angelo, io proprio io sono angelo, non assomiglio all’angelo, richiamo l’angelo, sono immagine dell’angelo ma sono angelo. Sono Dio. Sono, l’altro da me che ho davanti. Anche: non sono. Sono Nulla. Sono, me stessa. Ma non è che la chiave sta proprio in quest’ultima affermazione?
E insieme sono stella, sono pianeta. Sono l’altra persona, e l’altra, soprattutto quelle che resisto. Solo così, dicendo di essere questo segno, questo corpo che è anche questa psiche e questa mente, tutta, fino in fondo, tanto da far coincidere in me, in questa dimensione terra, nel qui e ora, tutte e la mia identità.
Li vedo gli altri, e il mondo, tutti, fuori di me e sono chiamata a ri-conoscerli come mia creazione.
Sono diventa parola chiave. Sono tutto ciò che contemplo, che pronuncio. Sono diventa chiave perché, nella coincidenza tra il pronunciare ciò che sono e dargli vita, cadono tutti i falsi personaggi, le maschere. Cade tutto ciò che non è autentico e vero. Cade degli altri ciò che temo, perché non è.
Solo così la forza e l’intelligenza di queste identità che pronuncio come sono si esplicitano pienamente in me. E sento la forza.
Solo così si esce dal personaggio che ogni giorno mettiamo in scena e liberiamo l’altro dal personaggio in cui, noi, l’abbiamo costretto. Dai personaggi a cui ci appelliamo, che rappresentiamo o che deleghiamo agli altri, e dalle maschere.
Dall’essere cosciente mi pronuncio, da quest’Intelligenza divina in cui tutto è compreso non dal mio io razionale che può cogliere ed esprimere solo una parte ed una modalità del Tutto.
Da sempre sono l’identità, la metafora, l’immagine, il segno che ho davanti e che m’interpella, perché così mi sono proiettata sul mondo. Per questo creiamo, be-re-sìt, ogni istante, il mondo. Mi interpella a fare? Farne un contenuto in più della mia mente? Farne un conoscenza intellettiva? Questo abbiamo fatto fino ad oggi separando la realtà delle cose, il nostro qui e ora, ma le cose non ci hanno comunicato la loro energia e noi siamo rimasti senza potere.
Ma, pronunciarmi come “Sono” toglie i veli.
Sono il Sogno che ho, sono l’essere che mi passa per la testa, nel bene o nel male; ossia che questo essere o questo personaggio mi piaccia o no, io sono. Ma solo così sento e discerno quale identità è vera perché ha una funzione e quale è illusoria, vuota, priva di forza, un parto della mente che non serve all’economia del Tutto. Sono tutte le forze della natura, tutte le persone di oggi e di ieri, sono tutte queste identità che l’umanità ha sempre considerato più grandi e importanti di se stessa e anche queste che ho scartato o giudicato.
Ecco, l’ho detto, sono gli dei, sono il santo, sono Dio e sono la peste, l’aborto, ciò che crede di non essere degno di essere.
Detto senza riserve, senza limiti, senza timori e mi rendo conto che lo sono sempre stata, è sempre stato così. Ora lo dico tutto, fino in fondo e guarda, ora accade, la forza, la consapevolezza, la sapienza di Dio, di ogni santo e saggio mi abita, così come la forza dirompente di ogni scriteriato della Terra e della storia.
Da sempre mi abita, ora si apre, ora che io ho allargato, elevato, ampliato la coscienza di me stessa permettendomi qualsiasi affermazione della mia identità ecco, lo vedo, ero già, da sempre, questo.
Qui voleva portarmi Dio, che sono io.
Terrestre – Le parole chiavi da ri-condurre dentro di me per risvegliare la mia coscienza cosmica
Perché ogni Dio, ogni grande uomo o donna, ogni santo, ogni saggio e Maestro, ogni pover’uomo, ecc… altro non sono che proprietà e potenzialità del mio essere. Così come io sono questo per loro. Così come lo sono i pianeti, il sole, le stelle e le galassie.
Anche l’angelo o il satan, è una dinamica del mio essere, è una forza, una competenza, una proprietà del mio essere. E quando decido che sono: stella, angelo, Dio, sole, uomo, donna, terra, albero, onda, atomo, sapienza, potenza, e oltre: energia cosmica, atomica, elettromagnetica, debole, vibrazione e tanto, tanto altro ancora, ecco che tutte queste forze, ri-condotte in me, si illuminano, le sento presenti e attive.
Parole chiavi queste, da pronunciare, ri-conoscere e ri-condurre alla mia persona.
Vedo la rete, la rete di connessione nuova, le reti, la grande trama del Fiore della Vita che avvolge la Terra e la connette alle Stelle, al Cosmo, al Tutto che è dentro di me. Reti vitali, sapienti e potenti che ora emergono e si espandono tanto da far spaccare e sciogliere la matrix vecchia, gli schemi, i grappoli di pensieri riduttivi in cui ci siamo rivoltati per secoli.
Lasciamo fare, lasciamoci condurre.
Terrestre – Le parole chiavi da ri-condurre dentro di me per risvegliare la mia coscienza cosmica