Archetipi
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17 – La Stella
Mi invento, un’altra volta.
E intendo inventare lo stesso sogno già fatto. Perché mi è piaciuto molto. Voglio rivivere questo sogno. Non mi interessa se dicono che non va, che bisogna andare avanti, che che che.
A me questo sogno è piaciuto molto. Questo mi ricreo davanti. Poi si vedrà.
Sto parlando dalle “mie stelle”, dai miei più alti pensieri. Sono i miei, quelli di nessun altro. Possono essere totalmente diversi dal pensare e dal fare degli altri; so che sono in ogni caso criteri di un’Era nuova. Sono le mie stelle. Io me le riconosco e approvo in pieno. Sto sul presente e il presente mi piace così, con questa energia e vibrazione.
Non c’è prima, non c’è dopo. C’è l’istante. Sì, lo sto dicendo spesso ultimamente, è questo che sento. Che non ho l’attimo prima e non so cosa e dove sarò tra un momento. Ma so come voglio questo istante.
Le stelle sono la mia natura. Vengo dalle stelle, ogni attimo sono la mia natura stellare e questa parte di me, che ha parecchie sfaccettature, mi parla in tanti modi. Quando scrivo dico che sto nell’iperuranio, questa è la parte scrittrice. Poi mi riconosco una buona intuizione, una capacità di cura, la determinazione a credere nelle mie possibilità e metterle in gioco, sono testarda e insisto. So creare intimità. Questo me l’hanno detto e me lo riconosco, nelle mie case si sta bene. Io ho tante case, perché non ho casa. Così mi sento e lo dico. Poi so abbastanza fare la pizza, gli gnocchi, le crostate, le fritte. Mi sveglio e mi dico che mi amo. Lo ripeto spesso. So che è energia che invio a me stessa e che va bene così.
Mi sto auto-referenziando. Certo, diciamo in continuazione che bisogna aumentare l’autostima e l’amore di sé. Lo sto facendo. Gli altri possono tornarmi stima se io me la regalo. Fatelo per voi stessi, invece di star a pensare… ma guarda questa.
- Bella stella dimmi tu cosa vedi da quaggiù.
Questa è la mia chiave segreta, me la sono portata dalle stelle e ha funzionato. Tanto che l’altra parte di me mi è cascata davanti. Riconosciuti nell’essenza. Ho ritrovato l’altra parte di me. Ho chiamato qui le immagini di ni dalle tante vite trascorse insieme, tutte le immagini, i fermo immagine, tutte le sensazioni di gioia abbondanza e felicità. Sì memoria ha iniziato a rilasciare ricordi sereni, amorevoli, anche divertenti, forti. Ho iniziato a vedere i giochi che ho vissuto, tutto ha cominciato a scorrere nella mia mente e si allargava, spaziava, dandosi anche scenari di oggi, ma sono quei movimenti felici che ho attirato qui. Non c’è storia, non ci sono vite vissute, non so com’è ma so che tutto è un adesso, è l’istante e nell’istante tutti i tempi felici sono presenti. Li ho chiamati, li o accolti. Ecco perché superiamo l’impasse, il nodo. Ecco perché possiamo essere sempre ottimisti, fiduciosi che il meglio ci accade. Perché sta in noi, già vissuto e goduto, sta qui, fa parte dell’istante
Siamo materia stellare, oh potrei star qui a spiegare molto di più sulla nostra natura ma non mi va. Sono stella, comunico con chi sente la mia natura in altri modi, oltre il parlare e lo scrivere, oltre il ragionare dire o discutere.
Oggi i corpi sottili sono attivi, l’onda pensiero viaggia e raggiunge i miei contatti, quelli che mi interessano.
Il resto non fa parte del mio mondo e non ho la necessità di tenerlo attivo davanti a me.
Si diventa così, si è stella, e finalmente ci si muove dalla propria autenticità.
I movimenti sono originati dal “senso” di me stessa. Innanzitutto i movimenti partono solo se davvero io intendo muovermi o comunicare. Sto molto ferma all’interno di me. Potrei raccontare le dimensioni e i movimenti mettendoli in corrispondenza con ciò che sta nel mondo di fuori. Metterei in luce tutto il palcoscenico e la scena che si sta interpretando. Per cui potrei dire a che cosa corrispondono le stelle, i pianeti, i soli, i mondi, le parole, gli abbracci gli odori e sapori il corpo i pensieri i sentimenti e tutto quanto. Ogni realtà all’esterno corrisponde ad una dinamica, ad un movimento che accade dentro di me. E vale per le varie dimensioni, dove sono terra, o animale o vegetale, sasso acqua sangue carne emozione, ecc ecco ho preso un altro insieme di sistemi e lo ricollego alle stesse corrispondenze: stelle[1].
Parlerei ancora di me, di quello che sento e accade a me, del senso che io trovo.
Può restare qua.
Che sarà allora questa mia natura stellare? Ogni mito ogni filosofia e religione ogni pensiero mi racconta quante e quante volte ho nominato la mia origine stellare dandomi i tanti nomi nei mille volti e mille esseri che sono stata e che sono.
Come me lo spiego il mondo e la storia? In un tempo che scorre lineare o in tanti tempi paralleli che si dispiegano davanti a me?
È uguale. Sto in questa realtà ma sono anche in molte altre.
Allora, perché sto qua a occupare il tempo, i quantuum del mio tempo a scrivere raccontare quello che mi passa dentro?
Infatti. Sono “stella” e non posso raccontare che cosa significa essere stella. Non serve a nessuno. A me no di sicuro, io vivo il mio essere stella e preferisco fermare qui la mia energia, mantenerla costante nella mia natura e aprirmi alle possibilità mantenendole vive per me. Non ho la necessità di aprire teatrini per il gusto di stare sulla scena.
Ho già la mia scena, sobria, colma, mia, soddisfatta. Amorevole.
Ho tutto.
Per cui, il mio sogno, di nuovo. Fatto realtà che mi godo e assaporo. Certo, vi invento altro dentro. A me piacciono le sorprese, le novità, i cambiamenti. Faccio degli affondi, delle precisazioni, ci metto ben altra consapevolezza, ma queste le persone, le strade e le stanze. Le voci i rituali le luci le ombre. I giochi.
Archetipi
[1] Il libro Nel Paese dei balocchi, sempre mio, ci sono le metafore stelle e tutto il cosmo per dire chi siamo.