Oltre – Il livello-archetipo dei programmi

Oltre – Il livello-archetipo dei programmi

Oltre – Il livello-archetipo dei programmi

Il livello dove vengono creati i programmi. 

Oltre – Il livello-archetipo dei programmi

Più si comprende e si scollano programmi vecchi, più si sta bene.

Stare bene è una conquista.

Riflettevo su due radici

el    –     en
elohim
enki

Sono pensieri, sono sequenze del pensiero. Fuori non c’è nulla. C’è quello che noi proiettiamo fuori e che si chiama “creazione”. 

Sono Generatore, Creatore, Manifestatore, di me, delle mie creazioni.

Le mie creazioni sono sequenze di pensiero – intenti del mio spirito – che prendono forma nella materia.

Quindi: el – en – elhoim – enki – e tutti gli altri: angeli, demoni, arconti, alieni, ecc ecce.. sono nodi psichici, nosodi psichici, semi eterici che stanno in me e che io proietto fuori di me.

Forme energetiche, di sequenze di pensiero che hanno la dimensione nell’etere. Invece io, come donna viva, ho la mia dimensione anche in 3D, ossia nella materia. Ma sono anche nella dimensione eterica. Chiaro.

Ecco, l’ho spiegato e precisato una volta di più.

Questo è “essere creatori” essere vivi, essere responsabili al 100% delle proprie creazioni e delle proprie esperienze.

Ma solo così si possono assumere e trasformare.

Quindi:

Biglino dice che sono i due figli di un possibile: elion (ebraico = quello che sta sopra),  ank (sumero accadico = quello dell’alto) . Un tentativo di definire dio come uno.

I figli sarebbero : enki e enlil.

Due movimenti, due aspetti, mi viene da dire del pensiero.

Uno dei modi di trovare gli archetipi alla radice di questa matrix è leggere i personaggi, gli dei, gli eroi, come dinamiche del pensiero, della psiche. Ricondurre sempre tutto a noi, dentro di noi. 
Fatto sta che si gioca attorno a tre lettere:

el =    e – vivere   /   l – misurare       

en =   e – vivere  /    n – trasformare

Stando a Biglino, (che prendo semplicemente come occasione di fare un riflessione), Biglino considera l’uomo, la risultante di interventi di manipolazione genetica che vengono fatti sugli umani del gan-eden e porta tutta una serie di ragioni. 

enlil è colui che vuole mantenere il gruppo di umani sotto controllo (non mangerai del frutto…).

enki è colui che fa fare alla donna l’esperienza del generare quel figlio che risulterà diverso, Caino, che porterà a quel gruppo che pare abbia tutta una serie di conoscenze e capacità nuove nella storia umana. 

Al di là di tutta la narrazione, che mi serve solo per rintracciare degli indizi, dei semi o nodi psichici, il movimento el… controlla    –  il movimento en… espande.


in elohim, el , enlil, troviamo la radice di tutto ciò che è controllo, recinto, quindi allargando: norme, sanzioni, giudizi, limiti, ecc

in enki, en, troviamo tutto ciò che è trasformazione, possibilità di uscire dai recinti, dalle norme, dalle leggi, dal controllo.

Si tratta di provare. 

poi c’è el.. religioni.

Avevo davanti, meglio dentro, incarnate in me .. el.. canale elohim… del pensiero. Dove loro, i controllori, i limitanti, coloro che hanno creato la mancanza, il senso del dovere, il rendere conto, il controllo, la Legge, si sono incanalati.

“Loro” che sono sempre io, nelle mie dinamiche. Ogni volta che le creavo poi le distinguevo da me, le proiettavo fuori e, vedendole fuori, ho dato loro identità, autonomia, vita propria.

Esse, come tante egregore, hanno continuato a esistere e voler alimentarsi.

Ecco che muovendo spinte ed emozioni dentro di me, chiedevano sempre di ritornare in scena. Così che creavo sempre nuovi scenari, nuovi palinsesti in cui, (poteva sembrare che ogni volta fosse un’esperienza nuova e diversa), ma in realtà era il reiterare quelle prime forme, quei primi atteggiamenti.

Ed ecco che, in un tempo, che di fatto tempo non è, continuità non ha, ecco che ho strutturato sempre più quel primo senso di controllo e di normatizzazione del mio essere, agire, esprimermi, e sono nate le Leggi, I CONTRATTI, i doveri.

In più, tenuti vivi e ineluttabili dal mio essere che ha una tale fantasie e creatività che inventa sempre scenari nuovi. Ma questo ha creato dispersione, illusioni, allucinazioni, perché, davvero, sotto non c’era una ragione vera e plausibile per ripetere certe spinte in mille forme di esperienza. Sarebbe stato più opportuno vederle, osservarle, valutarle, e una volta compreso il loro significato, la loro funzione nella vita, formulare dell’altro.

Ecco, proviamo a pensare in questa sequenza i nodi ancestrali: “guerra”, o “conquista” o “necessità di energie e di risorse”, “mancanza”. Se vediamo come è sempre stato tutto, sempre tutto nello stesso canale … el... di riportare in scena lo stesso programma, che non aveva altri significati se non quello di autoreferenziare se stesso.

In effetti: che autoreferenzialità può avere la guerra? o la conquista? Io, alimentavo la mia gabbia.

Ecco che qui nasce la finzione. La finzione è “raccontarsela” ritenere che c’è una ragione nuova e valida per tenere certi comportamenti e azioni. Per decidere anche la guerra o la conquista, il controllo, i contratti, il giudicare,. sanzionare. O le finzioni di oggi hanno una legittimità ad essere create?

Perché perché,.. oggi, vedo delle ragioni valide?

Che non ci sono mai, né sono mai state, semplicemente c’è quella spinta iniziale, compulsiva a separare confliggere dominare vincere prevalere.

Sempre le stesse dinamiche.

Visto bene questo, le dinamiche si lasciano.

Così, se mi metto davanti: i Facenti funzione, o le Forze di polizia, o i giudici, le sanzioni, le tasse, è quel primo senso di disistima, impotenza, inadeguatezza, del primo senso di colpa, del dover essere punito, ecc…

Ma arriverò ad elencarli, uno per uno, ma mano che li vedo in me, questi impianti energetici, questi parassiti di me stessa, così li scollo da me, e nulla di impositivo, legante, vincolante mi comparirà più davanti nel mondo di fuori.

Anzi, sono tutti indicativi presenti, prima persona singolare. L’unico tempo che vivo.

Li ho già individuati, visti, valutati, disinstallati.

Questo è il tempo in cui, ciò che comprendiamo, scegliamo, si manifesta.

Manifesto ringraziamento e abbondanza.

el  – el 

diventa    es

installo   es

e – Hé – vivere / s  – Samek  – abbondare 

dove s è samek – pressare – abbondanza.

abbondanza per i Terrestri, tutti, dei beni della Terra.