Archetipi – L’Archetipo del mio nome
Archetipi – L’Archetipo del mio nome
Potrei mettere qui sotto link di ogni tipo che rinviano alla questione del nome legale, alla frode del nome:
Ho deciso che non guardo più indietro. Intendo posizionare l’Osservatore sulla realtà che mi piace vivere.
Vale a dire: La Terra mi nutre e sostiene gratuitamente. Sta a dire: naturalmente.
Non entra neanche più nei dubbi sulla autenticità della Terra e della natura. Che ne so. Forse in un altra mia creazione ho dato alla natura ben altre potenzialità. Ora sto in questa.
Voglio togliere anche l’impianto che qualcuno possa aver recato danno a me, al pianeta, all’umanità.
Deliberatamente mi tolgo – mi sollevo – da tutto questo.
Siccome lo faccio con piena coscienza e determinazione si scrolla da me un atteggiamento infanti di vecchia data. Molto vecchia.
Sì, perché, fino a che io continuo a pensare, sospettare, supporre, credere che fuori di me in tempi e spazi che non gestisco, qualcuno, ha interferito nella mia creazione, io resto infantile.
Come quando da piccola, avevo creato i vari mostri, quelli che giustamente fanno le dinamiche infantili, ma che sono là per essere viste e superate.
Vale per tutti, e ciascuno, certo.
Insomma i vari ba bau dei racconti, delle minacce, eccc
Babau che , ad ogni passaggio dell’età assumevano forme, identità e funzioni diverse. Da piccola era ‘al Barbasucon‘.. dopo il lupo.. l’orco… la vecchia.. il tipo strano…la gamba rossa (stava sotto il palco delle suore e, se non si recitava bene la parte, saliva sul palco e ci prendeva…) ecc tutti quei personaggi che, ingaggiati o istigati dalla fantasia dei miei genitori, mettevano argini, paletti, sensi del dovere di colpa, ricatti ecc nella mia esistenze. passando tutti per presenze legittime, dato che erano presentate dai genitori, dalle maestre e prof.. dal prete.., poi da vigli, dal giudice, dall avvocato, dal capo ecc ecce ccc.
Poi il governo, le Leggi dello Stato, e tutto così.
Oggi vedo, a monte, lo schema che reitera lo stato di allerta e di paura, di ricatto. Lo schema è mio.
Messo da me, da chi, non lo so. Forse è un fatto di condivisione di campo, di frequenze (basse), di variante che ho preso, io e tutti quanti che pensano e dicono ste cose.
Solo che, ha capito, le varianti sono tante. Non c’è una realtà esterna, c’è un infinito fascio di varianti e mi posso infilare in quale decido io. Cosa intendo vivere. Cosa intendo sentire – pensare – sperimentare.
Vale per tutti, e ciascuno, certo.
Diciamo che ad un certo punto ho ricordato, ossia ho capito, la faccenda del nome e della frode sul mio nome. (link, uno per tutti).
Whaw che palinsesto. Per un po’ me la sono guardata e studiata come fosse uno con me.
Vi risparmio i rigiri mentali e gli intorcolamenti di stomaco. La rabbia, la voglia di riscatto e di vendetta, il senso di pena per tutta una serie di categorie di personaggi ruoli e istituzioni.
La liberazione, da ogni senso di autorevolezza, reverenzialità, rispetto, onore, verso poteri istituzioni e quant altro. Il mondo a cui i più danno valore e potere. Una macchietta.
La narrazione dice che da secoli e secoli siamo legati a questa finzione giuridica. Trovate di tutto sul web, io non ne voglio più sapere. Vi dico solo una piccola cosa: Più siete esperti di Diritto, di Storia, di Leggi ecc ecc di mondo accademico, logico-razionale più è dura vedere che è solo una grande egregora. Un grande mostro che sta in piedi perché lo alimentiamo, ma soprattutto perché
a noi spetta solo Radicarsi in ciò che siamo,
non dare il fianco alle narrazioni.
Una faccenda è il mondo di fuori- raccontino. Tutto. Altra faccenda è:
‘chi io sono’ e il mio potere di stare al mondo.
Vale per tutti, e ciascuno, certo.
Alcuni esercizi di PNL sono utili per mettere tutto questo pseudo palinsesto, che abbiamo preso per incontrovertibile e religiosamente fondato e legittimo a … riposo. Per nn dire di peggio, ma non serve perché in fondo è solo un pensiero, un egregora, e meno la guardo e prima mi smuovo da qua.
Risoluzione: Fine guardare e parlare, studiare, imparare, scrivere su come riscattarmi e riprendermi la mia piena legittimità naturale.
Ce l ‘ho, sempre avuta.
Com’è questo mondo in cui io esisto e sono qui con il nome che mi piace, Francesca, il mondo in cui tutto scorre, le risorse, i progetti, i viventi?
Vedo questo. Decido deliberatamente che vedo solo di qua.
Mi ricordo l’archetipo del nome, me lo metto bene davanti. Lascio che sia lui a lavorare dentro di me.
Tra 22 funzioni, tra 22 archetipi primari quale sta a indicare il mio nome? Quale aggancia e tiene fermo e protetto il mio nome e ciò che sono?
Decido per:
alef – res – het
alef : io sono Tutto
res : io sono perfetta
het : io sono sempre protetta
li ho messi con i loro colori – la loro frequenza.
In effetti, per dichiarare il mio nome, dovrei fare alef_bet, includendo così tutte le 22 lettere e tutte le 22 dinamiche della forza. Do alef_bet per sottostante.
Questo è il mio palinsesto.
In effetti può sembrare un semplice giochetto.
Non mi interessa. Vediamo cosa mi trovo davanti.