Magia
Magia – Archetipi – Mem
Questa pagina dovrebbe chiamarsi Archetipi, ma abbiamo deciso che per un po imbrogliamo le chiavi del sito
1 – ci va di giocare
2 – vogliamo confondere matrix, la cara vecchia matrix, per quello che ancora ha di zavorroso da traghettare nel Nuovo Mondo che noi siamo – confonderla e bistrattarla ancor di più. Così si sbriga ad allinearsi.
Mem
Lamed mi ha dato la misura.
Di me. Di cos’è il mio universo. Di quanti universi posso creare e abitare. Dato che lamed e io siamo uno, mi sono data il massimo e, da lamed, dico che ogni misura è sempre ri-aggiornabile. Che spazio posso spostarlo, espanderlo; che ogni tempo posso creare e utilizzare.
Lamed.
Mi sono data spazi-tempi sempre ri-contrattabili. Senza limiti. Il contrario della vecchia matrix. La pseudo-matrix si è lasciata ri-formulare e implementare da Terrestre ed è matrice.
Matrice è generosa.
Matrice, la rete ogni attimo ricreabile ripensabile rimodellabile riaaggiornabile ridiscutibile ricontrattabile. Ricreabile!
Matrice, rete semplicemente di impianto, di collegamento, riferimento.
Rete che si amplifica, si affonda, inabissa, innalza. Che sostiene stringe e allarga le maglie su come e quando io scelgo e decido altre creazioni in cui abitare.
Matrice.
Mem – 13° archè – M – sciolgo – rendo liquido
scorrere fluttuare vascellare nuotare navigare fluire allentare ammorbidire nutrire alimentare aver cura.
Mem.
Le grandi acque, utero, liquido amniotico, sale zucchero aria sostanze, occhio materno, amore di me per me, per ogni mia creazione. Per ogni mio esistere.
- Ama il prossimo tuo come te stessa.
Questo è essere utero.
Mem.
Il glifo mem è una tenda. Racchiude protegge fa crescere la vita.
È un utero, custodisce il seme, alimenta il figlio.
È l’universo.
Il segno mem: nella linea di base sono le acque inferiori, il mare e, le due linee che quasi si congiungono in alto, formano l’arco delle acque superiori, i cieli.
L’essere in tutte le sue dimensioni fa Mem.
Mem parola palindroma.
M va a me e a me ritorna. Attraverso una “e”, la vita.
Mem in uno dei glifi più antichi è il remo. Siamo sempre nelle acque. Acque che viaggiano, e noi in loro.
Acqua è archetipo, è movimento per eccellenza. Così come l’aria. Acqua è uno dei quattro elementi. Gli archè sono innanzitutto aggancio – waw – alla natura.
Grazie a questo, ogni volta che noi, usando gli archè agganciamo matrix vecchia, la portiamo fuori della secche della staticità, la transitiamo – scin – dall’irrigidimento al movimento. Permettiamo a matrix di ritrovare se stessa a servizio della vita, e creiamo matrice.
Mem, lettera ebraica, in fine di frase è un pieno, come samek, appunto l’abbondanza, la pienezza.
Come di fatto è la vita su Pianeta felice. La Terra, non solo la palla che ci sembra di vedere, ma Matrice, quando la attraversiamo in tutte le sue dimensioni. Che sono le nostre.
Mem. È la memoria.
Mnemosine è una dea di prima generazione, figlia di Urano e Gea. Guarda caso il glifo mem contiene le acque inferiori e superiori.
Mnemosine, sorella di Giove, con lui generò le Muse.
Con le Muse generiamo di tutto. Siamo Muse e siamo dei, ovvero creatori.
Tutto si gioca attorno alle acque, alla memoria, a tutte le potenzialità creatrici dell “essere muse”.
Dei e dee, lo sappiamo bene, sono i nostri pensieri, i sistemi di pensiero, i nostri impianti di sistema (ghiandole, sinapsi, neurotrasmettitori). Sono le nostre potenzialità. Ciò che stiamo ricordando.
Ri-cordare, ora che matrix si muove agevolmente tra dimensioni, archè, ruoli e partiture sempre rinnovate sul palcoscenico del mondo, è creare.
Ricordare non è concetto, non è solo parola o frase.
Ri-cordare è riallacciare la corda tra:
pensato – parlato – scritto – fatto.
“Tutto ciò che accade tu lo scrivi”.
“Tutto ciò che io scrivo accade”.
Michael Hende
Essere creatori di realtà sempre nuova e generosa per Terrestre.
Mem.
E rinasco.
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