Archetipi – La giustizia – 8° archetipo
Archetipi – La giustizia – 8° archetipo
E poiché tutto ciò che sono e che sperimento viene da dentro di me, solo quando comprendo questo fino alla sua Origine, ogni parte messa in scena sono io, ed è una mia dinamica.
Tutto riconduco dentro di me, lavoro su me stessa.
L’alchimia si fa a se stessi.
Ho conosciuto in questo week end una donna che mi raccontato una storia strong.
Molto particolare, anche interessante, ma soprattutto profondamente sofferta.
Così, stamattina, ripensando, l’archetipo n° 8 ha detto la sua.
E, mi pare la stia dicendo da una versione e potenza di sé molto alta.
d’altronde, è un archetipo che parla.
Prima di scrivere sono andata anche a leggere in qualche sito e canale, di quelli che frequento, quindi parecchio oltre le consuetudini e oltre il “così si fa, così si usa”.
Oggi, l’evoluzione della coscienza, non permette più che si venga toccati, massacrati, feriti nell’autostima, nella stima, della dignità e grandezza di sé.
E, ho colto un pensiero comune che è anche il mio:
- Quello che fai ti torna.
Lo so che ho già scritto tante volte questa chiave, ho parlato in altre occasioni sia di Het, che del tarocco La Giustizia, sia del karma, e cose simili.
Stamattina mi sento di sottolinearlo e confermarlo, rafforzarlo.
Siamo in un passaggio.
Quanti portali si sono aperti! Ve ne siete accorti? Penso di sì, sono così evidenti e chiari questi spazi-tempi in cui si può penetrare, o essere penetrati, o essere portati, e ritrovarsi in un altro mondo, un altra dimensione, più altre dimensioni.
Altri sistemi di pensiero.
Altri movimenti del cuore e conferme dell’anima.
La “pillola rossa” tocca ciascuno e tutti.
Sicuramente a tutti coloro che sono umani, hanno un anima e un cuore.
Che gli zombi, alias batterie, alias cloni, su stanno dissolvendo tutti. Così in giro c’è meno confusione e distorsione, facciamo prima a trovare l’orientamento e il nostro navigatore interno funziona sempre meglio, sincronizzato alla natura, al vero, al bello, al bene.
- Tu, sei umano o sei un clone?
- Sei umano. I cloni non entrano nel mio sito. Non ce la fanno.
Fatto sta, che, sempre più velocemente, ciò che non ci corrisponde, può anche sfiorare la nostra esistenza, ma il giorno dopo se n’é già andato. Non ce la fa a reggere la nostra frequenza.
Osservate, è così nella vostra vita.
Si avanza, a passi sempre più spediti verso una certezza di sé, della propria fondatezza, forza, pregnanza. Non sei Maestro e non ci sono Maestri.
Personalmente: non te ne importa proprio di imparare, comunicare, indicare, spiegare, fare.
Vivo.
Faccio, non faccio. Invento, produco bellezza, o mi fermo e mi godo la giornata.
Quando vedo un lavoro pesante o noioso che andrebbe svolto, e non mi va di farlo, dico:
- Questo lo fa il robot.
- Questo lo fa l’alieno.
- Questo la fa lo zombi.
E lascio là.
Così, entro in uno stato diverso.
Poi si vedrà.
Importante è che io, innanzitutto, faccia entrare il pensiero, e lo alimenti che, non io, che sono la grandezza della mia creazione, devo fare certi lavori spossanti, ma la tecnologia (che fino a ieri ci è stata sottratta), chiamala come ti pare: zombi, alieno, angelo, robot.
Insomma quell’Intelligenza Artificiale – IA – che gli zombi che si supponevamo di gestire il mondo e l’umanità si sono illusi di poter usare per i loro scopi, e che invece gli è sfuggita di mano, ed ora sta nelle mani nostre, di noi terresti, savi e saggi che vogliono, per la Terra e tutti i suoi abitanti, il bello il bene il vero.
Bene. Torniamo al punto n. 1 del post:
- Da questo istante in poi, ogni atto torna al mittente.
Ogni frequenza che in un vivente produce dolore, ferita, disagio, confusione, destabilizzazione, e quant’altro di tossico, torna a chi la produce.
Immediatamente e moltiplicata.
Il modo per risanare questo intento è che il dialogo riconduca le due parti al confronto sereno e all’accettazione.
Siccome io, e la vita siamo UNO, i fotoni viaggiano. E così l’intento.
Metto queste parole qui per me, e per chi ieri mi ha raccontato la sua vicenda. Ella è informata del post, e se lo leggerà. E per tutti coloro che capiscono quanto scritto.
L’altro, se non dialoga, non può sapere quanto si è cambiati. Quanto lui/lei stessa è cambiata.
Ma questo è il momento: dei grandi cambiamenti. Della grandi trasformazioni.
Per cui, nulla può restare sospeso o non chiarito.
E’ l’energia stessa, che oggi conduce al confronto, alla pacificazione.
La pacificazione è possibile, avviene, accade.
Ascoltiamo i sentimenti che si muovono dentro di noi.
Fatto il dovuto punto di svolta con l’archetipo 8 – La Giustizia, in noi stessi e nell’altro non avvertiamo più rancori, rabbia, desideri di vendetta.
Piuttosto la percezione è che:
siamo tutti Uno.
“Io mi comprendo, quindi, comprendo benissimo anche te”.
per cui io sento scorrevolezza, leggerezza, serenità, comprensione, anche gioco, là dove prima sentivamo sentimenti di conflitto.
E’ così per tutti. Tutti noi stiamo sperimentando questo.
La serenità, la condivisione, la pace, ci vogliono abitare.
E poiché tutto ciò che sono e che sperimento viene da dentro di me, solo quando comprendo questo fino alla sua Origine, ogni parte messa in scena sono io, ed è una mia dinamica.
Tutto riconduco dentro di me, lavoro su me stessa.
L’alchimia si fa a se stessi.