Archetipi – La parola – le parole

Archetipi – La parola – le parole

La parola è energia.

Energia uguale massa.

Parola uguale energia

Parola uguale massa.

Meno si parla, meno si attiva la mente.

Più si fa silenzio, più si disattiva la mente, fino a portarla al suo giusto ruolo, di ancella, non di primadonna.

Primadonna, Conduttore, è la coscienza, non la mente.

La coscienza è il mio navigatore interno, la mente è un suo strumento .  

Archetipi – La parola – le parole

Archetipi – La parola – le parole

Sono diventata una specie di largo canale nel quale tutto può scorrere. Ossia, ogni memoria di fatti, persone, cose, che hanno attraversato la mia vita, è scivolata via.

Non ce l’ho con nessuno e niente.

Chiunque volesse arrivare da me, può farlo. Ogni uomo o donna del mio passato può venire a trovare posto, il SUO posto, accanto a me.

Non sarò io ma l’archetipo del cuore, anahata, a decidere se possiamo ancora condividere un pezzo di strada oppure no. Vale per qualsiasi situazione.

Perché affermo questo, qui?

Perchè a me interessa solo che la MIA energia scorra, sia sciolta da ogni legaccio. Se penso a persone del passato, esse sono libere da ogni risentimento, sofferenza. Siamo tutti liberi perchè, finalmente, possiamo vedere e sentire l’altro da un altro livello, quello del ‘non giudizio’, ‘non sofferenza’, ‘non aspettativa’.

Credo di aver già scritto in passato questa mia scelta, oggi la affermo di nuovo perchè si approfondisce la coscienza e l’atteggiamento.

E così è.

So che, essendo io libera e in pace, chiunque viene a me è libero, in pace e leale. Nessuno mi deve nulla. 

Perchè questo attiro.

Archetipi – La parola – le parole

E’ il chakra del cuore che attira, non la mia mente.

Poiché la mia mente è bypassata, chi arriva, chi torna, chi mi trova, non verrà messo davanti a comportamenti e scelte del passato.

Il passato NON esiste.

C’è l’adesso.

L’adesso è sempre nuovo.

Anche la mente è nuova. C’è la mente che s’è trovata incastrata in matix e l’egoismo, ma c’è una parte di mente, naturale, che rinasce e segue l’uomo, la donna, naturale. Segue e serve la vita.

Solo se non riporto qui il passato, solo se – io – per prima, non porto in scena il passato, solo così i comportamenti del passato non tornano.

Io voglio SOLO il nuovo, assolutamente nuovo.

E gli specchi funzionano su ciò che – io – sono oggi.

Per cui, se l’altro arriva o torna, è nuovo, come io sono nuova.

Le caratteristiche, i parametri, per costruire il nuovo stanno già dentro me e dentro chiunque arriva o torna da me.

Questo è sicuro, così come la dinamica degli specchi è sicura.

Nella dinamica degli specchi non funziona la mente, ma Anahata, il cuore e il chakra del cuore.

 

Cantare la lode a ciò che si vive.

Gioire della natura degli esseri e delle cose.