Archetipi – Pensiero siriano – 2

Archetipi – Pensiero siriano – 2

 

Archetipi – Pensiero siriano – 2

SCRITTO l’articolo precedente,

le terre oltre – 14 sognatori

già la sera stessa, alcuni impianti di fondo sui quali mai avrei pensato di metterci il punto di domanda, lucidamente e velocemente, sono crollati. 

Adesso che questi palinsesti così arcaici sono caduti, è sempre stato così.

Ho visto questo:

  • E, se anche parti di me come:

anima

spirito,

anche mente

anche coscienza,

e chissà che altro

es: psiche

inconscio

fossero inventate?

Archetipi – Pensiero siriano – 2

Ossia, questa frammentazione, se ci si pensa un po’, di fatto,

non esiste.

 

Se io mi riferissi o volessi contattare queste parti, una di queste alla volta, presa separatamente dalle altre, non sarebbe possibile.

Perché, in effetti, non esiste anima, non esiste spirito, corpo, mente, psiche, ecc.

Non si può parlare di queste parti, supporre di conoscerle, una per una. Non ci siamo proprio. Anzi, cercare di coglierle, parlarne, una per una mi porta completamente fuori strada. Non la incontrerò mai.

Perchè, di fatto, così, non esiste.

Che ci siano invece, forse, che ne so, dei movimenti, delle dinamiche che sono tra loro connesse e sinergiche ma, che, tra l’altro, hanno altre funzioni, altri modi di essere, di esistere, altra funzione da ciò che ci è stato detto?

Forse debbo ripulire, resettare anche queste parti.

Così come non esiste: fegato, cervello, cuore, piede, mano, e tutto il resto.

No. 

Pare stia dicendo una cosa ovvia. Non lo è.

Così come non esiste: fegato, cervello, cuore, piede, mano, e tutto il resto.

No. 

Ma, non solo la frammentazione di ciò che di fatto è un sistema UNO, ma che addirittura non esistano .. anima, spirito, ecc.

Sì, basta che m’arrivi un dubbio, sicuro che tolgo.

Non esiste che ci siano connessioni con anima, o spirito. Che si possa entrare in contatto con queste parti. NO.

Si entra in contatto con il sistema.

E’ ben diverso.

Per entrare in contatto con il sistema non posso farlo nella dualità, nella separazione. 

Quanto è profonda e vasta l’unificazione ed integrazione che va fatta.

Quanto da ricomporre. Di fatto, il sistema ha sempre funzionato così, era solo un velo, una dissonate sovrapposizione di una sequenza distortante che ci faceva vedere fatti, parti, separate dove c’è sempre stato UNO.

Prendendo questa posizione si avvertono placche tettoniche della psiche spostarsi, trovare collocazioni incastranti che permettono, ora , a flussi energetici di ricomporsi e di fluire copiosi, sicuri, forti, funzionali e funzionanti.

C’è un mondo, una realtà, qui, dentro e fuori di me che manda segnali, che permette sensazioni, che dà informazioni. Una realtà pregnante, esistente eccome, che si fa percepire. Ancora solo quando vuole lei, ma sempre più spesso.

Non saprei se posso definirla una dimensione, ma potrebbe dare il senso.

Per adesso, cerco e cercherò di correggere il mio pensiero su le Parti di me.

Guardo, guarderò dalla parte in cui vedo, mi sento, un sistema organico che funziona.

Lo chiamo e chiamerò solo così, sistema organico integrato, da questo ad ancor altro di meglio, ma sempre tenendo conto, ogni attimo, che è un Tutto.