Terrestre
Terrestre – Psiche
Corpo_Psiche
Ho già scritto su Psiche, qui ci sono degli aggiornamenti importanti, per una Psiche che s’è misurata con la sua memoria-archè. Più avanti nel pezzo, in rosso, ci sono altre osservazioni.
Psiche è l’Uno. Ha in sé i 22 movimenti, le 22 chiavi. I 22 Archetipi primari che sono movimenti. Dinamiche della Forza. Psiche corrisponde ai movimenti.
Psiche è una struttura di sistema. Psiche è il mio corpo, inteso nell’espansione del suo sistema. Psiche è un sistema pulito. Tutto ciò che mi sono raccontata fino ad un attimo fa non esiste più. Psiche resetta sempre tutta se stessa ed è sempre nuova libera, pronta ad accogliere i miei nuovi impulsi. Il sogno, la poesia della vita che – oggi – intendo vedere toccare essere e gustare. Nuova. Ogni giorno vuota e nuova, questa è Psiche in me. Ogni giorno, io, come vibrazione, Una con il mio corpo, il mio cuore e la Terra, alimento di un sogno nuovo o rinnovato, ri-confermato, Psiche.
Il corpo-psiche – Uno – agisce al presente. Reagisce al presente, ci dà il presente. Psiche è viva, pulsa e si manifesta “presente”. Psiche è l’adesso. È “questo momento”. È un sistema organizzato, connesso, e corrisponde ad ogni parte di realtà che nell’adesso intendo far esistere. Ogni momento riattivo e confermo il contenuto che – io scelgo – essere in psiche.
La storia, il tempo, il passato il futuro sono categorie intellettive. Appartengono a mente, giustamente, non a psiche. Psiche è nel flusso della vita non aggancia né il passato né il futuro.
Nel presente psiche è con me. Risponde, mi da le sue risorse. Ossia mi dà informazioni che espandono la consapevolezza che ho dell’adesso.
Psiche è sistema in cui tutto si muove, si incontra incastra scorre si specchia procede irradia illumina si nasconde si oscura si svela scende giù sale su ha movimento ha spinte ha sostanza senso profondità nome e nomi vuoto nulla punto allineamento presenza leggerezza passione attenzione cura e tutto ciò che si vuole aggiungere più tutto ciò che inventiamo. In Psiche i tempi non sono ma anche sono, giusto per darci la possibilità di giocare e di sognare. Psiche è la comprensione l’abbondanza la creatività il gusto di me e dell’altro da me il fuori dai sistemi e ancora e ancora. Psiche è il viaggio il mio essere respiro il mio esistere.
Non metto virgole, tutto scorre si interseca plasma amalgama definisce in-definisce cambia ricompone scioglie rinomina rinasce risplende oscura tracima travolge avvolge accarezza spinge vince tace asseconda determina fa disfa rifà…
Psiche mi comprende ci comprende nel senso che – io – noi – siamo immersi in psiche. Da questo so che posso inventarmi i mondi che voglio. Sono fuori dalla visione del mondo limitato ridotto ristretto. Il mio è il mondo dell’espansione. Nel mio mondo chi crea è il mio pensiero, e il mio desiderio ne è la sorgente. Il mio desiderio allinea il mio pensiero. Non so, non so come è la fuori, ma al momento non ho bisogno di spiegarmelo. Voglio godermi il mondo e, mentre me la sto godendo, ho altro da fare che spiegarmi le cose. Le sto gustando. Vivendo.
Attivo il gusto e il godimento. Anche la soddisfazione, il gioco e l’ironia. Me la godo e mi piace.
Psiche si materializza su quanto sto dicendo ora. Psiche crea rete alla mia parola. La fa esistere come cose persone fatti eventi, sentire emozioni.
In psiche re-inventiamo sempre tutto, come ci aggrada, dal massimo delle possibilità.
Psiche è la più ampia visione di me, da qui creo la mia realtà.
Siamo a specchio, ricorda, caro lettore, cara altra parte di me, stai leggendo questo… che accade. Questo vuoi.
Psiche vive archè, gli archè vivono Psiche, posso nominarli tutti. Dico alef – unisco e ci sono tutti. Vivi e attivi.
Psiche nei miti era la tipetta che non si dava pace, che rincorreva l’amore, il compagno, l’illusione del sé fuori di sé. Psiche non sapeva trattenere la sua forza, Psiche correva dietro a tutte le sollecitazioni delle finte possibilità di riconquistare Eros.
Finti maschietti finte femminucce illusioni lucette energie disperse e sprecate, ma quando Psiche decideva di voler vedere, apriva gli occhi, e lui/lei sparivano dalla sostanza di se stessa.
Questo era il mito. Per dire a noi che: inutile cercare fuori.
Vai dentro di te, Psiche.
Inizia a sprofondare – zain zain. Penetra te stessa (kaf), la tua carne, la tua stirpe. Il tuo retaggio (nun – scin). La tua forza e determinazione (dalet – tau).
I tuoi corpi di potenza, di luce, e consapevolezza.
Chi sei, da dove vieni. Il mondo deve tutto a te. Tu profumi. Tu spandi, tu sei: eros amore energia seduttività forza benevolenza fecondità intraprendenza magia.
Tu, Psiche sei la risoluzione della Terra.
Sei ciò che l’uomo e la donna sentono e sanno di se stessi dopo aver attraversato la loro stessa creazione.
Se stessi, fàttisi “creazione”.
Il mondo. Il cosmo. La relazione. Le bellezze. La musica. Gli amori. Le carezze. I figli. I giochi e tutto.
Sei regale, Psiche. Lui, viene da te. Lui, il maschile, la parte razionale logica materiale organizzativa della vita, la parte … lamed… misura, che sta sia nei maschi che nelle femmine che in ogni espressione del Vivente.
Lamed la mente, l’immanente, riconosce Thet il femminile.
Spirito apre gli occhi, vede, si volta, sceglie Anima.
In quanti modi l’ho detto. Chi deve scrutare non è Psiche ma Eros.
Psiche ha fermato i piedi, ha bloccato le sue scarpette rosse. S‘è piantata per terra. S’è data il radicamento a Terra, nella sua carne, nel suo cuore, il suo modo di essere di sentire di scegliere e volere. Ha attraversato tutte le vie dell’umano, della ragione, della magia; quanto camminare e vagare tra cielo terra e sottoterra per diventare la Psiche che Eros, il re, il figlio della grande dea, sceglie e non lascia.
Anzi, conduce con sé nell’Olimpo.
Psiche. L’Umano. La natura umana.
La tua grande dignità di donna, di uomo. Del tuo essere sovrano, re, regina. Niente di meno.
Non si creano interazioni, amori, dal bisogno, ma dalla grandezza di sé.
Psiche sa orientarsi, sa scegliere, sa stare e muoversi. Sa centrarsi e creare in sé la forza tale da attirare Eros. Sempre Eros ha scelto Psiche, nonostante gli dei. Perché Psiche è diventata quella dea che già era in se stessa.
La natura umana è questo.
Non mi serve dire di più di Psiche, scelgo di lasciare Lei libera di esprimersi ogni volta che vuole, che vuole mettere in scena una parte di sé. Importante è che io veda Psiche per ciò che è realmente.
Pulita da sovrastrutture, libera. Sempre nuova. Importante è che Psiche e io siamo connesse. Lei mi verrà incontro libera nelle mille e mille espressioni di sé, di me, attraverso gli altri da me. Attraverso gli archè.