Sperimentare
LABORATORI CON GLI ARCHETIPI
Questi i giochi con gli archetipi che io stessa faccio, ho fatto, continuo a mettere in scena per far sì che lettere e numeri nella loro “funzione” ed efficacia attivino sempre più la loro presenza in me. E nella mia realtà.
Grazie a questo continuo frequentare gli archè io sono quello che sono. Mi riconosco intelligenza, amore, comprensione, lucidità, capacità di vedere oltre, di interagire a livelli di qualità. Più me li riconosco più si attivano questi livelli. Ho imparato a fare l’inverso. Ci hanno insegnato a sminuire noi stessi e le nostre doti. No no. Io mi esalto, così le mie genialità si esaltano.
Sono presuntuosa?
E chi se ne importa.
Ogni volta che lascio o trascuro una parte importante di me qualcuno se ne appropria. Nel senso che ciò che non mi riconoscevo me lo ritrovo poi vissuto da una persona fuori di me, e mi veniva la rabbia, la frustrazione, perché sapevo che ciò che lei/lui si stavano vivendo e godendo è mio.
Faccio subito il deja vu. Adesso è quel momento.
Presente indicativo prima persona singolare. Io sono.
- Io voglio, con tutta me stessa, vivere e godermi quella parte di me che adesso vedo fuori nell’altro, nell’altra.
Eh certo, c’è un’origine di questo mio doppio. Sta nel momento in cui io, per ascoltare chissà quale voce riduttiva e avara in me, ho sacrificato, soffocato, non riconosciuto questa meravigliosa parte che sono. E ho detto. Sì ho detto e mi ricordo anche molto bene come ho fatto e l’attimo in cui ho messo su questo infido teatrino.
Ho detto:
- Pur di vivermela io questa cosa, ok, lascio che se la viva anche lei.
Ma non era questo il file autentico. Il dialogo interno vero era:
- Io non ho il coraggio di essere e di vivere questo. Passo la palla.
La palla qualcuno l’ha colta subito, e se l’è goduta. Eh, non era una faccenda da poco, anzi. Che copione, che vecchio angusto copione.
Il doppio, fuori di me, a mettere in scena me. Io spettatrice.
Bene. Riconduco tutto dentro di me. Io prima attrice. Io sovrana.
- Io sono…
- Io sono…
Tutte le parti che ho sacrificate al mito assurdo di essere bella buona e brava secondo le regole avvizzite di matrix.
- Io, sono. Tutto ciò che sono.
Integro questo doppio.
- Io vivo. Il meglio di me stessa.
Non esistono sacrifici ma solo evoluzioni.
Il mio sapere è funzionale ad una diversa visione della vita, della realtà, del nostro stare al mondo. Il mio sapere è sperimentato. Se intendo dire una cosa, manifestarla e condividerla. Io per prima la vivo.
Sono tutto ciò che cala qui, dentro a questo sipario del mio essere.
- Io mi amo.
- Io mi riconosco.
Così è e mi sta bene. Quando è iniziato questo percorso non sapevo né che stavo in un cammino di conoscenza né dove mi avrebbe portato.
Oggi mi vedo, mi osservo, mi stupisco di me. Mi riconosco e mi amo. Sento una grande forza che si muove, agisce nel mio cervello, muove psiche, scava inconscio e tira fuori cose sempre belle, arrapanti, forti, ne vale la pena. Dentro siamo i mondi. Sono presente alla vita. Non alla vita illusoria che sembra ci accada, no no. Oh, sì quella la vedo, anche la condivido, anche io sto qui sulla Terra, ma ne esperimento ben altre dimensioni.
Sono arrivata a ballare, ironizzare, giocare su ciò che prima mi feriva, mi spostava, mi detronizzava da me stessa per la forza del dolore. Sto, in piedi, invento sempre vita nuova. Quando mi arrivate davanti, illusioni per cui ho sofferto sempre troppo, vi giocherello attorno, faccio le piroette, non sono io che cambio strada, anzi io raddrizzo la direzione, vi vengo incontro sorridendo sorniona, e ridendo del bidoncino in cui vi siete incastrati. Io non cambio strada, non mi defilo in un vicolo. Io vi arrivo davanti e vi guardo negli occhi. Ridacchiando delle mie pseudo-paure. Ora, scrivo, e vi stano.
Siamo tutti liberi nel mio teatrino.
Ehehe, la forza sta qua. In me. Questo mi piace molto. Non la rivincita, ma rendermi conto della forza che ho dentro. E so che ora la disseminerò in ogni parte di me, in ogni mia situazione di vita e tutto prenderà slancio, forza e certezza. Dissemino la mia forza e le certezze su tutto il territorio e sulla mia mappa.
Marchio il territorio con il mio pensiero e il mio agire. La città sa di me. Nel senso che: la città odora, profuma di me. Una scia di Air du temps, di Hermes, di Diorissimo, di grappa arrapante. Sì, a volte per me la grappa diventa il profumo.
Tutto fiorisce e va verso il suo fantastico compimento. Per il solo fatto che l’ho pensato.
lo penso, mi sono amata nel mio pensiero per quanto pazzo, alto, grande.
Tutto è possibile.
Oh, a qualcuno tutto questo riconoscimento di me stessa può suonare irriverente. Fate il percorso che ho fatto io e dite ciò che sto dicendo io. Ve lo auguro. E saremo in tanti a godere e divertirci della grandezza di noi stessi.
Ho deciso che condivido ciò che sono, che penso, che comprendo. Innanzitutto il grande lavoro che hanno fatto in me i 22 movimenti della forza. Degli archetipi si parla dappertutto nel mio sito, per cui basta seguire le tracce dei post e dei link e alla nostra curiosità ed attenzione si aprono mille percorsi.
Se poi avete la bontà di condividere qui nel sito o in fb le vostre sperimentazioni, tutti ci possiamo arricchire vicendevolmente. E siamo sempre più alleati della Forza.
I giochi qua sono semplici. Devono essere semplici. Ogni complessificazione è mente, e noi invece vogliamo poter uscire da mente, e rientrarci quando decidiamo noi.
Mente, la nostra onorevole mente, non è tutto. A questo ci portano gli archè.
Per cui non aspettatevi spiegazioni o laboratori complessi, si tratta solo di far spazio alle lettere, ai segni dentro di noi. Si tratta di ripeterli, ripeterli, fino a che le loro forme si installano in noi, anzi ci sono già, si tratta solo di richiamarli, risvegliarli. Meno si fa e meglio è.
A volte quello che propongo sembra talmente semplice da sembrare idiota… ma questa strada porta molto molto lontano.
È una strada per chi gli archetipi… li sente.
Il primo laboratorio è questo:
1° Attività dei laboratori
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2 Andare ai siti www.francescasalvador.it o www.pianetafelice.it
3 Alla finestra Archetipi ci sono le Tavole.
4 Scaricare le Tavole e colorale come si vuole. C’è anche l’indicazione del colore nella Tavola, ossia ogni lettera ha il suo colore, che è la sua vibrazione, così come la sua nota. Possiamo usare quel colore ma anche un altro. Ascoltarsi dentro, sempre.
Leggersi sul sito alla chiave: Archetipi le nuove presentazioni degli Archetipi
Questi i link
Questo il primo. Buon gioco.